Ecco la “grande sfida” in Tv, tra Federico Sboarina e Damiano Tommasi. “Lo vorrei incontrare in un confronto pubblico” ha sempre detto del rivale il sindaco uscente. “Ne abbiamo fatti di confronti, io non sono mai mancato” ha replicato dal canto suo Damiano Tommasi. Il clima si è surriscaldato negli ultimi giorni. Per stare a metafore calcistiche, care a entrambi, Sboarina ha “cercato di alzare i ritmi e i toni della partita”, per impedire a Tommasi di condurre il gioco dall’alto del suo 39,79 %.
Tommasi non è stato al gioco, nè, ha intenzione di starci da qui a domenica. “Noi continueremo a parlare alla città e ai veronesi, come abbiamo fatto finora” ha ripetuto Tommasi il suo mantra. “Lasciamo agli altri il compito di parlare del passato e di quello che manca a Verona”.
“Vorrei sapere che cosa ne pensa dei grandi problemi della città” ha sottolineato spesso Sboarina, che è stato stuzzicato anche dal suo grande “nemico”, Flavio Tosi. “Lui li conosce bene -ha detto lo “sceriffo” – anche perchè non ne ha risolto uno, in cinque anni”.
Parole non proprio distensive, a 3 giorni dal voto e da un verdetto stavolta inappellabile.
Nel frattempo, Sboarina, che ha incassato anche l’ok di Zuin, coordinatore tegionale di Forza Italia, ha radunato i suoi in un flash mob in città e Damiano Tommasi incontrerà il sindaco di MIlano Sala. Oggi alle 18, i due si vedranno a Montorio. Insomma, non c’è un minuto da perdere. Oggi, domani, poi sabato, giorno di silenzio. E di riflessioni. Le ultime prima del voto decisivo.