Dalla vicepresidenza della Provincia alla guida del colosso Agsm. Dalle stanze della politica nazionale e cittadina, dove neanche tanto segretamente punta a rientrare con un ruolo di primo piano, alla scrivania della BluVolley Verona. La notizia dell’ingaggio di Fabio Venturi come nuovo direttore generale della Calzedonia ha sorpreso molti, non però chi lo conosce bene. L’uomo, quarant’anni, ha pregevoli doti organizzative, è un decisionista ma apprezza anche al gioco di squadra. Quello della pallavolo non è mai stato il suo campo principale, però il soggetto ha fiuto e impara in fretta. “Per me è una sfida nuova” ha detto durante la sua presentazione al palazzetto.
«Ho accettato con grande entusiasmo e ho voglia di iniziare subito questo percorso. Col presidente Magrini e i soci» ha raccontato «ci eravamo già sentiti qualche settimana fa, poi a inizio gennaio abbiamo parlato nello specifico degli obiettivi della società e ho accettato volentieri di poter dare una mano. Ovviamente» ha tenuto a sottolineare «non è facile gestire una società professionistica e contemporaneamente portare avanti la propria attività imprenditoriale, ma conoscevo la dirigenza della BluVolley dai tempi di Agsm, e l’intesa c’è stata fin da subito. I punti fondamentali su cui lavoreremo» ha chiarito «sono tre: migliorare i risultati sportivi, valorizzare il BluVolley Sporting Club e provare a creare una polisportiva di BluVolley. Questo è un sogno che la società ha da anni e proverò insieme a loro a fare in modo che questo progetto si realizzi nel migliore dei modi». Il sogno politico di Venturi, invece, è quello di diventare sindaco di Verona, o quantomeno di giocarsela fino in fondo. Nel 2017 l’allora uscente Flavio Tosi gli preferì Patrizia Bisinella, sconfitta di 17 punti al ballottaggio da Federico Sboarina. Tra due anni però, col suo movimento civico “Generazione Verona”, Venturi sarà padrone del proprio destino.
Alessandro Gonzato