-“Quella delle quote latte in Italia è una pagina non felice della politica che ha creato un notevole danno all’Erario e pesanti distorsioni della concorrenza a discapito degli allevatori onesti”. È il commento di Fabio Curto, presidente del settore lattiero caseario di Confagricoltura Veneto, in merito alla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, che ha condannato l’Italia per non aver recuperato 1,3 miliardi di euro dai produttori lattieri in seguito al superamento delle quote latte nel periodo 1995-2009. “La maggioranza degli allevatori ha rispettato le quote di produzione o le ha acquistate, o ha già pagato i prelievi sulle eccedenze quando superato i limiti. Ora non possiamo farci carico di quei pochi che non hanno rispettato i livelli produttivi e la legge. I produttori in difetto hanno avuto tutte le possibilità di regolarizzare la loro posizione con rateizzazioni”. Per la Corte – ricorda Confagricoltura – si tratta di una “situazione iniqua nei confronti dei contribuenti italiani”, poiché il costo è ricaduto sulla collettività. “Ci trasciniamo in problemi che si sarebbero dovuti risolvere negli anni trascorsi – conclude Curto – in un settore che oggi è completamente liberalizzato e che sta subendo enormi fluttuazioni di mercato, costringendo gli allevatori a confrontarsi con la libera concorrenza.