Per la maggior parte delle persone che entrano in carcere, la detenzione è un’esperienza transitoria, terminata la quale tornano ad essere cittadini a tutti gli effetti. Un ritorno nel territorio che non può prescindere dal territorio stesso, considerato anche che molti dei detenuti nel carcere di Montorio sono residenti del comune.
Partire da zero, una volta usciti dal carcere, può significare isolamento sociale, mancanza di integrazione, difficoltà economiche, situazioni che ricadono inevitabilmente sul tessuto sociale della comunità.
Per creare i presupposti di un’integrazione tra ex detenuti e territorio, è stato avviato il primo tavolo di lavoro tra Comune, “Casa Circondariale di Verona” e Circoscrizione 8^. L’obiettivo è quello di raccogliere e mappare i bisogni del carcere e tradurli in proposte concrete, coinvolgendo il Terzo Settore e le sue numerose associazioni in percorsi, iniziative e progetti di formazione, nella realizzazione di corsi e cicli di incontri da realizzarsi con continuità e presenza. Importante sarà promuovere la pratica dello sport e dei valori ad esso legati.
Fanno parte del tavolo l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, l’assessora alle politiche sociali Luisa Ceni, l’assessore al Terzo Settore Italo Sandrini, la direttrice della Casa Circondariale Francesca Gioieni, il Garante dei detenuti Carlo Vinco e la Presidente della Circoscrizione 8^ Claudia Annechini. L’idea è di ampliare il confronto anche ad altri assessorati e alle Circoscrizioni limitrofe, per creare i presupposti di una collaborazione proficua e duratura.
“Questo tavolo segue alle diverse interlocuzioni già avvenute nei mesi scorsi e avvia una stretta collaborazione tra i soggetti coinvolti” spiega l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi.
“Un primo concreto esempio dell’applicazione dell’importante Riforma che ha dato vita all’istituzione del primo Assessorato che si occupa del Terzo Settore”, ha dichiarato l’assessore al Terzo Settore Italo Sandrini.