Per oltre mezzo secolo è stato il centro logistico di tutto il nord est della Croce Italiana. Da qui partivano gli aiuti per rispondere ad emergenze, calamità e bisogni specifici.
E’ il grande e suggestivo edificio in via Giolfino, tra porto San Pancrazio e il polo universitario, che dopo la dismissione circa un anno fa da parte della Croce Rossa Italiana, si appresta a diventare la cittadella degli studenti.
Inserito tra le proposta da valutare nell’ambito della Variante 29, il progetto presentato dalla proprietà sfrutta appieno la struttura dell’immobile e il buono stato di conservazione ma soprattutto la sua posizione, a dir poco strategica.
L’immobile. Costruito a fine Ottocento, l’edificio è stato all’inizio utilizzato come magazzino ferroviario a servizio della Stazione di Porta Vescovo. Successivamente è diventato luogo di deposito per le attività produttive adiacenti, fino ad essere scelto, dopo la Seconda guerra mondiale, come centro logistico della Croce Rossa Italiana, a servizio di tutto il nord est del Paese.
Un’attività durata molti decenni, fino alla dismissione circa un anno fa e il trasferimento della sede operativa della CRI a Padova.
La superficie totale dell’area è di 8 mila metri quadrati, quella coperta di circa 3200. Oltre al valore storico, l’immobile vanta anche elementi architettonici da tutelare, ragione per cui il progetto definitivo terrà conto anche delle valutazioni della Soprintendenza.
Il progetto. La manifestazione di interesse presentata nell’ambito della Variante 29, prevede la realizzazione di una vera e propria cittadella degli studenti, con alloggi che possono essere sia stanze o bilocali dotati di cucina propria, e soprattutto con tutti quei servizi di cui gli universitari hanno bisogno lontano da casa: mensa, lavanderia, biblioteca, palestra, sala tv, caffetteria, piccoli shop, spazi esterni. Una proposta che sfrutta la struttura esistente dell’edificio, due piani sopra terra di qui uno solo parzialmente seminterrato, con un grande cortile interno che verrebbe recuperato come grande spazio verde che delimita la piazza ipogea recuperata al centro ma al piano interrato, per un elemento di apertura dal basso verso l’alto e di continuità tra i vari livelli. Si ipotizzano spazi per circa 300 studenti.
Sul posto si sono recati il sindaco Federico Sboarina e l’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala. A guidarli nel sopralluogo c’erano, per conto della proprietà, il progettista architetto Massimo Casali e Amedeo di Stefano in rappresentanza di ADS Gruppo Immobiliare, realtà toscana specializzata nello sviluppo di soluzioni per studenti universitari che ha già realizzato progetti simili a Firenze, Pisa e Bologna.