Ex caserme: avanti piano, quasi indietro Palazzo Barbieri stipula un accordo con l’Agenzia del Demanio per la progettazione e riqualificazione degli immobili. Nel mirino tre complessi militari a San Zeno e San Bernardino: scontro sul trasloco della Questura. E poi studentato e parco delle mura

Marcia sulle ex caserme, avanti tutta, quasi indietro. Il destino dei tre enormi complessi militari dismessi nella zona di San Zeno e Porta Palio se da un lato potrà essere progettato gratuitamente per il Comune dall’Agenzia del Demanio, per le destinazioni future è ancora un’incognita. Perché? Per le divisioni nella maggioranza che governa Palazzo Barbieri e in particolare c’è il Pd (ma non solo) molto contrario all’ipotesi che nell’ex caserma di San Bernardino venga trasferita la Questura, che attualmente in lungadige Galtarossa spende oltre un milione di euro l’anno di affitto.
E così nella delibera presentata questa mattina dalla vicesindaca Barbara Bissoli insieme con l’assessore a mobilità e ambiente Tommaso Ferrari viene spiegato per quali obiettivi il Comune si appoggia all’ufficio tecnico di progettazione del Demanio, ma non si entra nel dettaglio delle funzioni che si intendono dare alle ex caserme.
Ex caserme che sono tre: Riva di Villasanta dove per accordi della precedente amministrazione comunale dovrebbe trasferirsi l’Agenzia delle Entrate; Busignani dove dovrebbero trovar posto e raggrupparsi gli uffici giudiziari e dei giudici di pace ora sparsi in città e infine l’ex caserma di San Bernardino che era stata individuata come sede della Questura. Tuttavia è naturale pensare, come dicono i consiglieri comunali del Pd, che la Questura sia un attrattore e generatore di traffico mentre il quartiere di San Bernardino e quelli vicini sono già in sofferenza. Da qui la contrarietà.
Per questo stamattina l’assessore Ferrari ha spiegato che a prescindere dalle funzioni che avranno le ex caserme è comunque obiettivo dell’amministrazione creare una vasta zona 30 in tutto il quartiere di San Zeno passando anche dal ridisegno delle carreggiate e delle strade per garantire maggiore sicurezza a pedoni e ciclisti. “Un intervento che va fatto indipendentemente dalle soluzioni che si troveranno per le ex caserme, perché va risolto il problema del traffico nel quartiere”.
Ma sicuramente predisporre un piano della mobilità nuovo per tutta la zona potrebbe poi dimostrare se l’inserimento della sede della Questura è sostenibile o no in quella zona. Lo Stato intanto preme per lasciare lungadige Galtarossa.

Ex caserma San Bernardino, la Questura spinge, il Pd frena

Ma vediamo lo schema di accordo tra Comune e Agenzia del Demanio contenuto nella nuova delibera approvata dalla Giunta comunale. Dal momento che l’Agenzia del Demanio si è dotata di una struttura di progettazione per valorizzare gli immobili dello Stato ma anche quelli degli enti territoriali come il patrimonio comunale,. Palazzo Barbieri ha stipulato un accordo di collaborazione a titolo gratuito per la progettualità tecnico-economica degli edifici.
Un modo anche per alleggerire il lavoro degli uffici comunali e avere competenze specifiche sui beni demaniali “per riqualificare e utilizzare il nostro patrimonio perché a Verona i punti di contatto sono molto con il Demanio”, ha spiegato la vicesindaca Bissoli.
L’accordo di collaborazione è stato studiato su tre obiettivi in particolare, ma potrà poi essere anche ampliato.
Il primo obiettivo di lavoro sarà la realizzazione di una residenza universitaria o studentato all’interno dell’ex caserma Santa Marta e Passalacqua a Veronetta.
Già pensata nel 2011 e poi ripresa nel 2016 lo studio per questa residenza è stata affidata ai progettisti del Demanio che dovranno prevedere anche un parcheggio sotterraneo. Intanto comunque si fa la progettazione, poi si vedrà chi avrà le risorse per costruire.
Il secondo punto del programma affidato alla struttura tecnica del Demanio è la preparazione della fattibilità tecnica economica per riqualificare il Parco delle mura che come dice Bissoli, “non deve più essere considerata una cesura con la città, ma una cerniera con la città, perché vogliamo che la cinta magistrale sia permeabile, utilizzabile, con una nuova accessibilità del Parco delle Mura”.
Il terzo punto sul quale dovrà lavorare l’ufficio tecnico del Demanio è proprio quello relativo al complesso delle tre ex caserma a San Zeno. “Dovrà essere oggetto di una rifunzionalità tutto il comparto che comprende la Busignani, San Bernardino e Riva di Villasanta. Per l’ex caserma di San Bernardino c’è un iter in corso per acquisire tutti i dati relativi al personale da trasferire e alle possibili soluzioni per la mobilità, salvaguardando i rapporti con tutte le istitutizioni e lo Stato”.
Intanto si studia, le funzioni finali dei tre complessi non sono ancora nero su bianco. Si vedrà.