Verona, la più bella cittadella della giustizia. Era slogan degli anni Novanta e Duemila per rilanciare gli uffici giudiziari. Una riforma incompiuta il cui simbolo è l’ex carcere del Campone. Per questo edificio, che è stato la prigione della città fino ai tempi di Tangentopoli, c’è stata la corsa alle proposte di riutilizzo. Dimenticando un particolare: è vincolato. Non si possono toccare i muri. La proprietà è passata di mano, ma resta difficilmente utilizzabile. Però dà a tutti la possibilità di sbizzarrirsi nelle proposte più simpatiche. Da trent’anni si chiacchiera e le balle di sapone scoppiano. C’è chi vorrebbe portare qui la Corte d’Appello, di cui si parla da decenni ma Venezia non vuole concorrenza, e dopo la Corte d’Appello anche la Direzione distrettuale antimafia e così via. Chi vorrebbe farci abitazioni private, chi uno studentato e altro ancora. Intanto da 30 anni il Campone resta lì, in degrado. E poteva essere l’estensione degli uffici giudiziari della Caserma Mastino dove, peraltro, il Tribunale era stato spostato provvisoriamente. Perché originariamente il Tribunale (e la Pretura) erano nei palazzi Scaligeri dove tutt’ora infatti c’è il Cortile del Tribunale a fianco di Cortile Mercato Vecchio dove dalla Scala della Ragione si saliva in Pretura. E lì dovevano tornare gli uffici. E anche Palazzo Diamanti, ora di Agec, era sede di uffici giudiziari. Un impulso alla cittadella della giustizia attorno alla Caserma Mastino era stato dato dall’amministrazione del sindaco Paolo Zanotto trovando casa per i giudici di pace in vicolo San Domenico. Ora, che pur provvisoriamente, il Tribunale e la Procura hanno trovato una loro sistemazione che però non si riesce ad ampliare, si parla di spostare una parte degli uffici giudiziari nelle ex caserme del quartiere di San Zeno. E si ricomincia. Ma tutto questo non risolve due grandi problemi. Il primo è che ci si porta dietro l’eredità dell’ex Campone che rimane ancora un edificio irrisolto nel suo riutilizzo e riconvertirlo è una grande scommessa urbanistica ed edilizia; il secondo è che i Palazzi Scaligeri ristrutturati da Cariverona sono in attesa di un loro destino, come abbiamo accennato nella precedente puntata. Cosa si farà negli edifici dell’ex Tribunale che si affacciano sul Cortile omonimo dove risplende Porta Bombarda? Ma soprattutto arriverà mai almeno la Direzione distrettuale antimafia o sarà l’ennesima bolla?