Si chiama ‘kit oleodinamico martinetti piatti’ l’ultima novità in tema di Arsenale. Ed è il pezzo forte della campagna di indagine antisismica in corso nel compendio militare in fase di recupero.In questi giorni, infatti, tecnici specializzati stanno esaminando la composizione ma soprattutto la tenuta di tutti i materiali di cui sono composte le palazzine dell’ex arsenale. Murature in pietra e in cemento armato, elementi in ferro e coperture, tutto sotto la lente di ingrandimento dell’innovativo sistema conoscitivo chiamato appunto ‘martinetti piatti’, che permette uno studio molto preciso dei materiali. E’ la prima volta che viene effettuato uno studio sismico sull’Arsenale, passaggio però fondamentale per accertare se gli edifici rispondo alle norme tecniche vigenti e procedere con i lavori o gli adeguamenti necessari. Valutazioni importanti anche in vista della gara europea per la progettazione complessiva dell’opera, che dovrebbe essere indetta entro luglio. Di fatto, un nuovo cantiere si aggiunge a quelli già in essere, come aveva annunciato nei mesi scorsi l’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala, facendo capire che, terminata la fase puramente amministrativa, si entrava finalmente nel vivo dei cantieri. Dopo i lavori emergenziali per il rifacimento delle coperture dei padiglioni 3 e 10, effettuati l’anno scorso, a marzo si sono concluse le indagini ambientali all’interno del compendio, con le ruspe in azione per effettuare i sondaggi geoambientali del terreno e il prelievo dei campioni in fase di analisi. In parallelo, prosegue il 1° lotto di interventi di restauro del compendio, ovvero la progettazione definitiva delle coperture e l’indagine sismica degli edifici. Per vedere dal vivo come avviene l’analisi conoscitiva dei materiali, questa mattina l’assessore Segala ha accompagnato la stampa negli spazi della palazzina centrale, cosiddetta di Comando, dove i tecnici specializzati sono all’opera con la strumentazione necessaria. Insieme a lei anche l’assessore ai Lavori pubblici Luca Zanotto e la presidente della commissione Arsenale paola Bressan. Il progetto di fattibilità prevede che i lavori siano divisi in 7 lotti, si parte con le palazzine della Corte ovest destinate alla nuova sede dell’Accademia di Belle Arti, per dare agli studenti spazi adeguati il prima possibile. La struttura della gara in più lotti, consentirà però di partire con i lavori in fasi diverse, pur con lo stesso progettista e direttore lavori. Una garanzia per un recupero che, come richiesto anche dalla Sovrintendenza, sarà di natura conservativa per gli involucri e flessibile per gli interni.