Caschetto e gilet catarifrangente, gli studenti entrano in cantiere. Questa mattina, una ventina di allievi dell’ultimo anno dell’ITS Cangrande della Scala hanno varcato i cancelli dell’ex Arsenale per studiare da vicino i lavori di rifacimento delle coperture. Partiti da una delle corti laterali, dove i progettisti hanno spiegato ai ragazzi le fasi del restauro dei tetti, attualmente in corso, si sono poi divisi in due gruppi per salire in sicurezza sui ponteggi ed accedere ad una delle palazzine. Alla guida del gruppo, oltre agli insegnanti, i professionisti dello studio di progettazione Politecnica Ingegneria e Architettura di Modena, che costituiscono il team che si è aggiudicato la gara per il restauro dell’Arsenale di Verona. Presenti anche gli assessori all’Urbanistica Ilaria Segala e ai Lavori pubblici Luca Zanotto, insieme alla dirigente territoriale dell’Inail di Verona Stefania Marconi.
I ragazzi, che con il diploma di giugno diventeranno tecnici del settore delle costruzioni, e potrebbero entrare presto nel mondo del lavoro, hanno potuto toccare con mano le teorie studiate a scuola. In uno dei cantieri più importanti e sentiti della città. In particolare, hanno approfondito stabilità e resistenza meccanica dei materiali usati in cantiere, solidità e antisismica dei paramenti murari, staticità delle coperture lignee. Evidente, per gli studenti, come sta procedendo il recupero dell’Arsenale, non solo per i ponteggi e gli operai al lavoro, ma anche per la netta differenza tra le vecchie coperture e quelle già ammodernate o sostituite. Una fotografia reale del ‘prima e dopo’.
Questo è il primo cantiere che i futuri geometri ‘studiano’ sul posto. L’accordo tra Comune e Istituto scolastico prevede infatti più uscite didattiche da parte dei ragazzi, per un’esperienza a 360 gradi che li porterà sugli interventi più attuali e di interesse progettuale, tra cui la messa in sicurezza di Ponte Nuovo.
“Il mercato dell’edilizia oggi è addirittura più forte dell’ultimo dopoguerra – ha aggiunto Marconi -, per questo è essenziale la formazione, soprattutto in tema di sicurezza. I giovani che entrano nel mercato del lavoro devono essere adeguatamente preparati e questa è senz’altro un’occasione preziosa per diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro”.