Evitiamo degenarazione dell’uso dell’auto Le due associazioni si dicono a disposizione per un confronto e un possibile contributo

Fiab Verona assieme a Legambiente Verona ha scritto una lettera indirizzata al sindaco Federico Sboarina e all’assessore alla Mobilità Luca Zanotto sulla mobilità.
Di seguito parte della lettera.
“Un momento eccezionale come questo ha bisogno di risposte altrettanto eccezionali e urgenti, specie in vista di un possibile ulteriore allentamento delle misure di contenimento sanitario mei prossimi giorni. Questo vale in particolare per la mobilità, che dopo l’ondata a piedi ed in bicicletta dell’ultimo fine settimana mostra già ora chiari segnali di una possibile degenerazione dell’uso dell’auto privata come risposta alle previste difficoltà del trasporto pubblico nel contesto attuale.
Abbiamo appreso” continua la lettera, “con favore l’istituzione di una Zona 30 estesa alle Mura magistrali, per incentivare una mobilità attiva (come bicicletta e monopattino) alternativa all’auto privata.
Notando altresì che nel contempo non viene attuato alcun provvedimento per limitare la circolazione delle auto, vorremmo sottolineare quanto segue, nell’augurio che l’amministrazione condivida.
“Per essere realmente rispettata in assenza di idonei interventi stradali, la Zona 30 non si realizza solo con segnaletica ma ha bisogno di adeguati controlli, specie nel periodo iniziale.
Nella possibilità che, dal monitoraggio dei dati stradali, tale misura si rivelasse insufficiente, andrebbero messi in atto ulteriori provvedimenti di limitazione del traffico privato a motore”.
“Abbiamo anche accolto positivamente la volontà di far seguire presto questo provvedimento da altri interventi per velocizzare la comparsa di percorsi ciclabili in sede propria”.
“Infine”, concludono, “suggeriremmo l’immediato avvio di una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza nella quale i primi testimonial, oltre a qualche influencer veronese, fossero gli stessi amministratori: vedere un sindaco e degli assessori che si muovono in bicicletta e invitano col loro esempio i cittadini a farlo spiegandone le ragioni darebbe senz’altro un segnale concreto e positivo a questi messaggi”.