Si è ormai messa in moto la macchina elettorale per le elezioni europee di giugno.
Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il provvedimento con le disposizioni in materia di comunicazione politica, messaggi autogestiti e informazione per la campagna per l’elezione al Parlamento europeo.
In previsione del voto che si terrà sabato 8 e domenica 9 giugno sul sito web dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è stata pubblicata la delibera con le disposizioni per la comunicazione politica e parità di accesso ai mezzi di informazione.
Si scaldano i motori, arrivano sui muri i maxi manifesti dei candidati ancor prima che i partiti completino le liste e i nomi si accavallano.
Tra i primi partiti a mettere nero su bianco la lista c’è la Lega che ha riconfermaot l’europarlamentare veronese uscente Paolo Borchia che si presenterà ufficialmente venerdì 19 aprile alle 11,15 al Bar Liston di piazza Bra.
La Lega dovrebbe presentare come capolista in molte Circoscrizioni anche il generale Vannacci, candidatura che sta facendo storcere il naso a molti leghisti che ritengono di non avere nulla a che spartire con i pensieri del militare voluto da Salvini.
Quindi per la circoscrizione Nordest che comprende oltre al Veneto anche
Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna correranno la veneziana Rosanna Conte più il vicesindaco di Treviso, Alessandro Manera su cui punta l’intera Marca.E poi Morena Martini, sindaca di Rossano Veneto (Vicenza), Roberto Pizzoli, sindaco di Porto Tolle (Rovigo) e Arianna Lazzarini, sindaco Pozzonovo (Padova) e deputato.
Anche durante Vinitaly è continuato il pressing su Zaia ma il governatore ha ribadito che in ogni caso lui resta in Regione fino a fine mandato. Anche perché se dopo i risultati elettorali delle europee ci dovesse essere un rimpasto di Governo, la Meloni potrebbe chiamare proprio Zaia in squadra per contenere o eliminare Salvini con le sue sparate.
Guardando ai candidati veronesi, nel centrodestra troviamo sicuramente Daniele Polato, consigliere regionale, per Fratelli d’Italia e sicura è anche la vicentina Donazzan, assessora regionale.
Per Forza Italia, il ministro e segretario Tajani ha chiesto a Flavio Tosi di correre, lui ha accettato ma se eletto rinuncerà al seggio per concentrarsi sulla corsa per le regionali nel post- Zaia.
Nel Pd la novità oltre al presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini probabile capolista, è la candidatura del sindacalista Ivan Pedretti, segretario nazionale Spi della Cgil con un lungo trascorso veronese. Non entra in corsa Alessia Rotta, come invece si pensava alla vigilia. Ci saranno Alessandra Moretti, Elisabetta Gualmini, Zanoni e Zan.