Stiamo assistendo a una farsa. Lo spettacolo è scadente e gli unici a pagare, al solito, sono i tifosi. Il calcio non ripartirà e quand’anche lo facesse, al primo contagio – statisticamente probabile – si rifermerà subito. In caso di positività di un giocatore al Covid, lo ha scritto la Figc nelle “linee guida” consegnate alle società, scatterebbero restrizioni severissime sugli allenamenti e di conseguenza l’impossibilità di preparare le partite. Alla Federazione, così come a Sky, interessa poco o nulla della ripresa del torneo che in altre parti nobili del mondo, vedi Francia e Olanda, è già stato dichiarato chiuso. Ai padroni del pallone sta a cuore la questione economica che è sintetizzabile in questi termini: la Figc e le società non vogliono perdere le ultime rate dei diritti televisivi che la tivù satellitare non intende sborsare in caso di sipario anticipato. Sky, peraltro, non ha alcuna premura che il governo – inevitabilmente chiamato a prendere una decisione – annunci la conclusione della Serie A perché ciò provocherebbe disdette in massa da parte degli abbonati. Proviamo comunque a parlare di calcio, per quanto possibile. Se la stagione terminerà così, il Verona, nella prossima, parteciperà ai preliminari di Europa League? Anche in questo senso non vi sono certezze sebbene in base alle indiscrezioni avrebbe possibilità. L’Hellas, al momento, è ottavo a quota 35 punti, uno indietro rispetto al Milan che però ha disputato una partita in più. Se verrà adottato il criterio quoziente punti/partite, dunque, sarà il Verona a ottenere il lasciapassare per gli spareggi europei. Anche il Parma ha 35 punti e lo stesso numero di partite del Verona, ma i ducali hanno perso l’unico scontro diretto disputato contro i gialloblù e sono in svantaggio anche nella differenza reti. Se invece, ma sarebbe un’ingiustizia clamorosa, facesse fede la classifica al momento del blocco del torneo (dunque con metà delle squadre con un incontro in meno), sarebbe il Milan a qualificarsi per l’Europa League. In questi giorni di caos totale si è parlato anche di un possibile spareggio tra l’Hellas e i rossoneri, chissà dove e quando. Altri ancora (venghino signori venghino) hanno avanzato l’ipotesi di far giocare le semifinali di ritorno di Coppa Italia per decretare l’ultima qualificata direttamente all’Europa League dato che una tra Milan e Napoli potrebbe arrivare in finale e vincendola staccherebbe in automatico il pass, ma sarebbe del tutto illogico pensare di far disputare la coppa e non il campionato. E comunque: se il Milan (all’andata contro la Juventus ha pareggiato 1 a 1 in casa) dovesse non qualificarsi per la finale, a cosa sarebbe servito far disputare le semifinali (l’altra sarebbe tra Napoli e Inter)? Nelle ultime settimane anche chi come noi ama il pallone è stato vittima di forti attacchi di nausea. I ricchi signori del calcio, ai quali interessa soltanto il dio denaro, si stanno facendo beffe di chi gli paga gli stipendi, ossia gli spettatori. Senza i quali, le ultime tristi partite a porte chiuse le ricordiamo tutti, il giochino non avrebbe più senso d’esistere. Attenzione, Paperoni, che a tirar troppo la corda si finisce col sedere per terra.
Alessandro Gonzato