“In piazza per l’Europa e contro il caos mondiale scatenato da Putin e da Trump. E’ la ragione per cui domani sarò a Roma, portando assieme la bandiera europea e quella ucraina per condividerne lo spirito e i valori di democrazia, libertà e resistenza” ha dichiarato Anna Lisa Nalin, direzione nazionale +Europa in una nota.
“Alla fine le proporzioni tra le diverse “fazioni” – continua – possono divenire anche relative. Meglio non lasciare la piazza solo al debordante pacifismo sinonimo di resa e al crescente servilismo sinonimo di illusoria convenienza. E’ importante testimoniare l’urgenza e la necessità per un’Europa più forte, capace di tutelare i propri cittadini e i propri confini. Un’Europa che non teme di contrattaccare sui dazi USA e di votare il piano Rearm per un’immediato effetto deterrenza attraverso investimenti militari agli Stati come base per la difesa comune europea”.
“Domani a Roma – afferma – cosi come nella discussione pubblica e mediatica, dovrà trovare spazio anche quell’Italia convintamente europeista, conscia dei limiti e dei ritardi che ci sono stati, ma che non teme scelte coraggiose in nome di una PACE GIUSTA e della sopravvivenza stessa dell’Unione Europea. Le divisioni dei partiti italiani di opposizione e di governo, mostrate anche a Bruxelles, sono uno spettacolo imbarazzante: tifo da stadio della Lega per la Russia di Vladimir e l’America di Donald, caotiche e indifendibili incongruenze del PD di Schlein, insostenibili NO di AVS e del Movimento 5S ingaggiato in un cieco antieuropeismo, l’ipocrita astensione voluta da Meloni sulla mozione per l’Ucraina.
L’Ucraina è simbolo e bastione contro l’espansione territoriale e la dilagante penetrazione “culturale” russa. Ora anche contro la “rinvincita” americana a colpi di guerra commerciale,algoritmi e mire predatorie per terre rare e future annessioni.
Nel 1954 Luigi Einaudi disse: “…La necessità di unificare l’Europa è evidente. Gli Stati esistenti sono polvere senza sostanza. Nessuno di essi è in grado di sopportare il costo di una difesa autonoma. Solo l’Unione può farli durare.”
Mai come ora queste parole sono attuali – conclude – mai come ora è necessario non perdere più tempo, partendo anche da domani da Roma”.