Et voilà: dopo un lungo corteggiamento, Thomas Henry saluta Venezia e si trasferisce un centinaio di chilometri più a ovest, nella vicina Verona. Sarà – almeno nelle intenzioni iniziali – l’attaccante titolare del nuovo corso di Gabriele Cioffi, che per il francese nutre grande stima, condivisa convintamente dal direttore sportivo Marroccu. Da una richiesta iniziale molto alta, vicina ai 9 milioni di euro, si è “andati a dama” per meno della metà (4 milioni). Il contrappeso di questa “concessione” è la percentuale sulla futura rivendita che dovrebbe essere stata garantita al club di Niederauer.
Con questo innesto giunge a pieno compimento la batteria d’attaccanti dei gialloblù. Piccoli, Djuric ed Henry, pur differendo nelle rispettive caratteristiche specifiche, condividono la grande prestanza fisica e l’affidabilità nel gioco aereo. Un solco tracciato da Cioffi ed entro il quale si è mosso Marroccu. La deduzione che si può ricavare dal restyling del reparto offensivo è che il modulo potrebbe gradualmente traslare dal doppio trequartista ad un sistema con due centravanti puri. Molto dipenderà dal futuro di Barak, che resta sul mercato ma per il quale non sono ancora pervenute offerte convincenti: in caso di permanenza, pensare di escludere lui e Caprari dall’undici iniziale sarebbe di fatto impossibile. L’arrivo di Henry spiana la via alla partenza di Simeone, sul quale, nelle ultime ore, s’è fatto avanti il Napoli.
Giocherà al San Paolo?