È stata arrestata giovedì scorso dagli Agenti delle Volanti per tentata estorsione una 39enne rumena, V.D.L., che ha ricattato un 53enne veronese con cui ha avuto una relazione, minacciando di raccontare tutto alla moglie e ai figli dell’uomo se quest’ultimo non avesse provveduto al pagamento di considerevoli somme di denaro.
Stando alle prime ricostruzioni, nell’arco di due anni, la donna sarebbe riuscita ad estorcere all’amante oltre 20.000,00 euro, dietro la minaccia di rivelare ai familiari materiale compromettente per l’uomo. Nello specifico, i ricatti avrebbero avuto inizio nel mese di settembre 2018, quando V.D.L. avrebbe cominciato a pretendere per il suo silenzio l’erogazione di una somma di denaro con cadenza mensile, inizialmente nella misura di 300 euro, per poi aumentare nel corso dei mesi sino ad arrivare alla considerevole cifra di 800 euro mensili, integrando gli estremi del reato di estorsione continuata.
Secondo il racconto della vittima, la donna si sarebbe anche vantata di avere in passato accoltellato, ferendola, una connazionale, ingenerando nell’uomo un forte timore per la propria incolumità e per quella dei familiari, che l’avrebbe indotto quindi a pagare.
Di fronte alle continue e pressanti richieste di denaro, divenute ormai insostenibili, l’uomo avrebbe rappresentato alla donna di non potervi più fare fronte, ricevendo per tutta risposta ulteriori e sempre più intense minacce. Giovedì scorso l’epilogo della vicenda, quando la vittima, supportata dalla moglie che era venuta casualmente a conoscenza di tutta la vicenda, ha trovato il coraggio di non soggiacere più ai ricatti della cittadina rumena, rifiutando di pagarla ulteriormente e troncando ogni rapporto. Per tutta risposta, la donna si è presentata presso l’abitazione dell’ormai ex amante, con l’evidente e manifestato intento di parlare con sua moglie. A quel punto l’uomo non ha esitato a contattare il 113, chiedendo l’intervento degli Agenti delle Volanti per porre fine ad anni di ricatti e minacce. Giunti immediatamente sul posto, gli operatori hanno individuato la donna e l’hanno arrestata per tentata estorsione, ponendo così fine alla lunga condotta criminosa.
Al termine degli accertamenti, gli operatori hanno proceduto al sequestro dei due telefoni cellulari della donna, contenenti il materiale utilizzato per il ricatto. Il G.I.P. ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa del processo.