Lui è fatto così, sempre oltre le righe, molto spesso anche troppo. Stavolta le “follie” social di Sgarbi (poi rimosse, dopo una marea di “visite” e, peggio, di like) rischiano di portarlo in tribunale. Tra le altre cose, il critico d’arte ha detto “che il coronavirus è una cazzata”, che “basta un tè caldo a sconfiggerlo” e ha invitato tutti ad andare a Codogno. C’è da vergognarsi…