Chievo, la Villa e il parco attendono il programma
Una perla buttata aveva titolato La Cronaca di Verona lo scorso 25 febbraio, una decina di giorni fa, a proposito di Villa Pullè che giace in abbandono a Chievo. E in quella occasione ci eravamo chiesti che fine avessero fatto i progetti e i proclami di recupero presentati dalla proprietà che fa capo all’Inps. Bene, ora la Cronaca è in grado di anticipare che c’è la svolta per Villa Pullè.
A distanza di un anno dal sopralluogo di inizio aprile a Chievo da parte dell’amministrazione comunale arriveranno da Roma i progetti di recupero. Da quanto risulta alla Cronaca da fonti qualificate la società Invimit costituita su iniziativa di Cassa Depositi e Prestiti allo scopo di valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico e che nel 2021 aveva avanzato alcune proposte, ora è pronta a presentare i progetti e lo farà entro un mese.
Invimit infatti secondo quanto e stato anticipato alla Cronaca di Verona ha una precisa proposta di sviluppo per Villa Pullè confermando l’idea originaria.
Invimit sta lavorando per avere una senior house (residenza per anziani autosufficienti), valutando diverse opzioni di cui si dovrà discutere ovviamente con la città per cui sarà organizzato un incontro con l’amministrazione del sindaco Tommasi e il soprintendente entro un mese circa. Pertanto entro aprile saranno svelati i programmi per il recupero di Villa e parco sbloccando una situazione di degrado che va avanti da decenni.
Cosa significa “Senior house”?
Villa Pullè potrebbe diventare una struttura protetta, con finalità residenziali e
di assistenza per anziani autosufficienti , ricavando
una quarantina di mini
alloggi per cohousing per la terza e quarta età. Una proposta che va nel segno di offrire risposte alla crescente domanda di servizi per anziani, dato che la popolazione invecchia sempre di più.
MB