Torna, per il sesto anno, dopo la sospensione nel 2021 a causa della pandemia, il Verona Mountain Film Festival. Fino al 26 febbraio, alle 20.30 in Gran Guardia, le vette più belle del mondo conquisteranno il grande schermo, con un programma ricco di eventi ad ingresso gratuito. Film e fotografie in concorso, ma anche incontri con professionisti ed esperti e momenti musicali per raccontare la montagna a 360 gradi. Il Festival fa parte del Circuito “Spirit of the mountain” e si articola in cinque serate.
Un omaggio speciale è stato dedicato a Walter Bonatti, celebre alpinista ed esploratore scomparso nel settembre 2011, con la proiezione, ieri sera, del film ‘Fratelli si diventa’, con Reinhold Messner e la regia di Alessandro Filippi e Fredo Valla. Si tratta di una proposta fuori concorso che, a dieci anni dalla scomparsa, presenta al pubblico la storia dell’ultimo e il più grande interprete dell’alpinismo tradizionale.
Sono 13 le nazioni partecipanti, con 8 film in concorso, 6 fuori e 21 scatti fotografici, che saranno proiettati tutte le sere sul grande schermo.
Numerosi i momenti speciali del festival.
Venerdì è previsto un incontro sul ruolo della donna nella nostra società, in particolare in montagna.
Sempre venerdì, alle ore 16, al Polo Zanotto dell’Università, proiezione di film fuori concorso dedicati alle foreste del mondo, in collaborazione con il Festival delle Foreste di Bergamo, a cui seguirà una tavola rotonda. In serata, alla Gran Guardia, sarà presentata l’associazione Cuore Attivo Monterosa, che promuove e accresce progetti di sviluppo e cooperazione, in particolare nelle zone himalayane. La serata proseguirà con la consegnato del premio cinematografico del Banco BPM.
Sabato 26, appuntamento finale, sempre alla Gran Guardia, con la cerimonia di premiazione dei Concorsi cinematografico e fotografico del Festival.
“Un grande ritorno – ha detto l’assessore Rando –, per un festival che di anno in anno ha continuato a crescere nella quantità e qualità degli eventi in programma. Ringrazio gli organizzatori che, con grande impegno e passione, resistendo anche alle difficoltà e alle incertezze legate alla pandemia, riportano in città il meglio della cinematografia e della fotografia dedicata alla montagna. Un’occasione per trasmettere i valori dell’educazione e del rispetto che solitamente sono insiti in chi vive e ama il mondo della montagna”.