Dal 2014 il Premio Guido Rizzetto, dedicato all’indimenticato giornalista de L’Arena, ha voluto premiare figure chiave del mondo del ciclismo, non esclusivamente per i loro risultati agonistici, ma anche per la traccia lasciata in questo sport. La giuria, composta dalla redazione sportiva de L’Arena e dal Gs Cadidavid di Roberta Cailotto, in questi anni ha tributato il riconoscimento a ex campioni delle due ruote (Francesco Moser, Paola Pezzo, Elia Viviani e Sandro Callari), a tecnici della nazionale italiana come Davide Cassani e Marco Villa, ma anche all’imprenditore Giovanni Rana, da sempre vicino al ciclismo. Quest’anno, invece, il Premio Guido Rizzetto è stato attribuito a una figura dirigenziale: il presidente dell’Unione Ciclistica Europea Enrico Della Casa, che ha ritirato la targa celebrativa a Castel d’Azzano nel corso della serata di presentazione della 39° Festa dei Giovanissimi, in programma domenica 18 giugno nel paese veronese. Una sorta di chiusura del cerchio per il dirigente di Correggio, che dopo aver partecipato come ospite alle ultime tappa del Giro d’Italia e prima di immergersi nell’organizzazione delle varie rassegne europee promosse dalla UEC in tutte le discipline, ha avuto l’occasione di toccare con mano una realtà provinciale e di confrontarsi con gli altri ospiti presenti al ristorante , come Silvio Martinello, il presidente del comitato di Verona della FCI Diego Zoccatelli, e quello del Comitato di Brescia Gianni Pozzani. Enrico Della Casa ha parlato poi dei suoi prossimi impegni “Abbiamo tanta carne al fuoco. Solo quest’anno la UEC organizzerà 20 campionati europei nelle varie specialità, 12 prove di Coppa Europea di bmx, (tra cui quella a Verona che ha visto al via 1400 ragazzi) e otto prove di Coppa Europa di Ciclocross. Da italiano mi fa piacere ricordare come il Ciocco abbia ‘salvato’ l’edizione degli Europei giovanili di mtb, dopo le mancate autorizzazioni per farli in Svizzera come era stato programmato”.