Dopo aver vinto a New York l’International Photography Awards, terzo posto categoria non professionisti con la pubblicazione “Anche questo è amore”, gli studenti del fotografo veronese Luciano Perbellini sono arrivati a Pantelleria con il libro “Emozioni sospese”.
La presentazione ufficiale è stata giovedì 24 agosto al Castello Medievale dell’Isola. A dialogare con Perbellini, Peppe D’Aietti, un esperto del territorio pantesco che ha portato i presenti in un viaggio nel viaggio attraverso la sua conoscenza dell’isola e le visioni personali dei venti fotografi che l’hanno vista, visitata e raccontata.
Come nel caso di “Anche questo è amore”, “Emozioni sospese” è la conclusione del percorso di formazione organizzato da Luciano Perbellini per fotografi viaggiatori.
Ogni anno, infatti, Perbellini propone agli studenti che sono arrivati alla fine del suo corso un “progetto speciale” da realizzare in collaborazione con qualche figura di spicco del panorama fotografico nazionale ed internazionale.
In “Anche questo è amore”, un racconto dell’amore colto tra le quattro mura domestiche, fu Monika Bulaj, fotografa, reporter e documentarista polacca naturalizzata italiana.
Quest’anno la firma prestigiosa è quello di Marco Pinna, Photo Editor del National Geographic Italia.
Per realizzare “Emozioni Sospese” i corsisti di Perbellini sono stati insieme a lui a Pantelleria. Tre gruppi, ciascuno si è trattenuto una settimana.
Alcuni studenti sono poi tornati sull’isola da soli per coglierne qualche altra sfumatura.
“Questo non è un libro su Pantelleria -dice Perbellini – ma un libro costruito sulle sensazioni e le emozioni di 20 fotografi che l’hanno guardata e assaporata”.
“Nessun fotografo è stato esaustivo con le sue immagini -prosegue- e del resto sarebbe presuntuoso pensare di cogliere l’anima di un luogo in poche settimane di permanenza. Mai avere la presunzione di aver capito. Davanti ad un’isola così fortemente caratterizzata bisogna solo lasciarsi trasportare dalle proprie emozioni”.
Il libro è in vendita in tutte le librerie Feltrinelli e Mondadori.
“I miei corsi di fotografia – spiega Perbellini- non si dirigono a fotografi professionisti. I miei studenti sono appassionati viaggiatori, in alcuni casi senza nessuna competenza in materia. Banalizzando, persone che vogliono fare meglio le foto delle loro ferie, magari anche solo con il telefonino”.
Ed è proprio il punto di partenza, composto da persone che con la macchina fotografica hanno spesso un rapporto appena nato, a rendere incredibile questi primi due risultati. Da “Anche questo è amore” a “Emozioni Sospese”.
Fino al prossimo nuovo progetto che è pronto per partire. A breve infatti i partecipanti al suo ultimo corso di fotografia partiranno con lui per il Brasile. Si divideranno tra le città di Tapera Dos Vital e Jaoquim Nabuco. Lì, sotto la guida dell’associazione Modena Terzo Mondo, i fotografi vivranno ospitati in famiglie del luogo. Loro compito, in queste realtà caratterizzate dal forte disagio economico e sociale, sarà documentare la realtà di chi ogni giorno lotta per sopravvivere.
Ne uscirà una nuova pubblicazione. Questa volta la prestigiosa collaborazione sarà quella di Manila Camarini, photo editor di D di La Repubblica.