EMERGENZA PFAS, DOPPI FILTRI PER ARRIVARE ALLO ZERO TECNICO I sindaci della zona rossa e l’Aato

Per informare i sindaci sullo stato di avanzamento della programmazione dei lavori strutturali, è stata convocata una riunione urgente del Comitato Territoriale dell’ATO Veronese, allargata ai sindaci dei territori interessati dall’inquinamento da PFAS, nella sede del Consiglio di Bacino dell’ATO Veronese. Nella sala, gremita di primi cittadini delle zone interessate erano presenti oltre naturalmente a Mauro Martelli, presidente dell’ATO Veronese e il direttore Luciano Franchini, anche il direttore generale dell’Arpav Nicola Dell’Acqua, il presidente della Provincia di Verona Antonio Pastorello, il presidente di Acque Veronesi Niko Cordioli e il direttore Francesco Berton, oltre ai tecnici della società di gestione intervenuti a illustrare la situazione dopo l’indicazione della Regione Veneto sui nuovi limiti PFAS. Di qui la volontà di arrivare una sperimentazione propria per la cosiddetta zona rossa con limiti ancora più restrittivi. I PFAS allo zero tecnico sono una realtà vicina: entro 270 giorni, 9 mesi, tempo stimato per i lavori da Acque Veronesi, sarà funzionante la doppia filtrazione dell’acqua. Acque Veronesi sta infatti progettando e poi dovrà costruire la zona di ampliamento nell’impianto di filtrazione di Madonna di Lonigo che ospiterà nuovi silos:i. L’investimento per l’ampliamento è di 1.800.000 euro.