Questa ci mancava. Filippo Grigolini leader veronese del Popolo della Famiglia, appena chiusa la campagna elettorale, che in città gli ha fruttato tremila crocette, non ha un attimo di respiro ed è partito all’attacco contro una star mondiale della musica pop. Grigolini chiede infatti al sindaco Federico Sboarina un «atto di coraggio» per dire no al concerto d’addio di Elton John previsto all’Arena di Verona a fina maggio del 2019. «Spettasse a me decidere, lo farei”, ha dichiarato Grigolini, “lo so, è una scelta difficile. Lo so, scoppierebbe il finimondo. Ma si tornerebbe finalmente a parlare di utero in affitto, un fenomeno che continua a esistere ma che è scomparso dal dibattito pubblico, quasi normalizzandosi”. Il riferimento è alle polemiche sui due figli che Elton John, insieme a suo marito David Furnish, ha adottato con la pratica della gestazione per altri. Grigolini spiega inoltre che la cancellazione del concerto non produrrebbe alcun danno economico per la città e la Fondazione Arena: «una serata corrisponde a 30 mila euro. Sono soldi che si recuperano anche se si fa cantare in Arena qualcun altro». «Ci sono anche temi che non possono essere taciuti. Mi pareva che l’ultimo essere umano a essere comprato in Occidente sia stato uno schiavo in America, nel 1850. Adesso si comprano i bambini?», conclude Grigolini, e assicura: Pdf il giorno del concerto «si farà sentire». Ha annunciato che ci saranno proteste quando Elton John arriverà in Arena. Non è la prima volta che un artista omosessuale viene contestato dai cattolici integralisti a Verona. Nel luglio del 2011 fu “Christus Rex” a protestare contro Ricky Martin sulle scalinate della Gran Guardia.