Puntuali, arrivano i complimenti istituzionali del governatore veneto, Luca Zaia, anche se dall’altra parte della barricata leghista. “Non senza orgoglio per un veneto sullo scranno più alto di Montecitorio, faccio i miei complimenti per l’elezione e sinceri auguri di buon lavoro”, ha detto il presidente del Veneto. “Ho ascoltato con attenzione il discorso d’insediamento del Presidente della Camera e devo dire che è partito con il piede giusto sul fronte dell’autonomia, citando il Presidente Mattarella e anche quella che è una riforma prevista dalla Costituzione, e non un atto sovversivo come qualcuno si ostina ancora a descrivere”.
«Congratulazioni al neo presidente della Camera, l’amico Lorenzo Fontana. Per la prima volta un veneto, e nello specifico un veronese, siederà sullo scranno più alto di Montecitorio, e siamo orgogliosi che sia lui a rappresentare la nostra regione». Filippo Rigo, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, si congratula con queste parole con il nuovo presidente della Camera,
«Con Fontana abbiamo condiviso un lungo percorso politico ventennale, fin dagli esordi in Lega», continua Rigo, «di lui possiamo apprezzare gli alti valori morali, lo spirito identitario e l’orgoglio di rappresentare il Veneto. Nonostante i molti ruoli importanti rivestiti, quello da europarlamentare o da ministro, non ha mai perso il profondo legame con il suo territorio. Da Montecitorio, porterà avanti i valori dell’Autonomia del Veneto, che ormai è la nostra priorità. Siamo sicuri che saprà svolgere questo incarico nel migliore dei modi».
Decisamente diversi i commenti provenienti dall’opposizione. “La scelta fatta dalla Camera va contro gli interessi dell’Italia e la sposta sempre più lontana dal cuore dell’Europa”, ha detto Enrico Letta. “E’ una scelta che troverà fuori dall’Italia alcuni che saranno sicuramente contenti – ha aggiunto -, Putin sarà sicuramente il primo a esserlo”.
Meno dura la reazione di Giuseppe Conte, il leader del Movimento 5 Stelle. “Auguriamo a Lorenzo Fontana un buon lavoro nel rappresentare un’istituzione importante per il Paese. Per quanto riguarda il merito, noi avevamo proposto De Raho perché abbiamo un quadro valoriale differente. Fontana è stato ministro nel mio governo? Ricorderà che ho ritirato un patrocinio“, ha concluso Conte.
Durissimo Alessandro Zan: “Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa diventano “figure divisive e reazionarie”. L’esponente appena rieletto del Pd si scaglia su Twitter contro il deputato della Lega definendolo “amico di Putin, contro i diritti delle donne, omofobo”. Lo stesso Zan ha esposto in aula uno striscione contro Fontana, subito riomsso.
Sulla stessa linea il pensiero di Carlo Calenda. “Iniziamo male, uno dei più filoputiniani di tutti”. “Può essere che come presidente della Camera sia all’altezza, ma certo, è un nome pessimo, un nome divisivo che è stato vicino a partiti come Alba Dorata, un partito nazista messo fuori legge, sicuramente uno dei più filo putiniani di tutti”.
Home La Cronaca di Verona Elezione Fontana, dura opposizione in aula: “Scelta divisiva, Putin sarà contento”