Non era altissimo, Tonino Logozzo: solo 176 centimetri. Non era un fuoriclasse, Tonino Logozzo, ma con lui era durissima. Sempre. Chiedere, per conferma, a Bobo Boninsegna, con lui in questa bellissima foto.
“Un avversario che non ti dava respiro” dice Bonimba. “Al contrario di altri, Tonino era anche corretto, però…”. Non che a lui dessero fastidio le botte, sia chiaro. Bonimba le dava e le prendeva, “ma con Logozzo, non c’era bisogno di questo”.
Logozzo, il mastino con i baffi, si aggrappava all’avversario. Non lo faceva respirare. Non aveva bisogno di falli cattivi, non gli dava respiro, non lo mollava un attimo. Allora, non c’era la zona, la sua diventava così la “zona Logozzo”.
Classe ‘54, di Gioiosa Ionica, tre anni al Verona, tra il ‘76 e il 79, con 81 presenze e (ovviamente) zero gol. Perchè allora i mastini “guai se passavano la metà campo”, sorride lui. “A Verona, quanti ricordi… E quanti amici. Una delle parentesi più belle della mia storia di giocatore”. Il mastino con i baffi riesce (quasi) a commuoversi…