“Best Practice” nel settore idrico. Finanza, controllo e gestione”. Questo il titolo del convegno nazionale, tenutosi presso l’Università di Verona. Un focus sulla qualità dei servizi delle public utilities veronesi e nazionali, organizzato dall’Ateneo scaligero, da Water Management & Technology Research Center e da Acque Veronesi. Efficienza, managerialità e finanza delle società partecipate sono stati solamente alcuni dei numerosi temi trattati durante la tavola rotonda, aperta con i saluti e l’intervento di Niko Cordioli, presidente della società. “Siamo lieti di aver contribuito all’organizzazione di questo importante evento – ha commentato Cordioli – La regolazione del sistema idrico, affidata all’Autorità per l’Energia, ha introdotto un virtuoso incremento dell’efficienza, dell’economicità e della trasparenza del settore, garantendo nuovi diritti agli utenti, migliori standard di qualità e maggiore rispetto dell’ambiente”. Numerosi e di alto profilo i relatori intervenuti al seminario. Tra loro, Stefano Pozzoli, Università di Napoli, Cristina Dell’Aquila, Team Ricerca e Studi della Cassa Depositi e Prestiti, Francesco Fatone, Università di Ancona, Giordano Colarullo, dg di Utilitalia, Andrea Guerrini e Chiara Leardini, Università di Verona. I risultati della ricerca hanno evidenziato come il 73% dei cittadini si fidi del proprio gestore idrico, bevendo l’acqua del rubinetto, a cui è stato assegnato un buon punteggio in termini di qualità dai circa 600 soggetti intervistati. Buona anche la qualità del servizio. Infine, il campione ha dichiarato di poter accettare incrementi tariffari pari a circa il 5% annuo, per sostenere investimenti inerenti la qualità delle risorse idriche distribuite della rete acquedottistica e degli impianti di depurazione.