L’app sarà “un pilastro importante nella gestione della fase successiva dell’emergenza”, ha detto il commissario Arcuri. Arriva “IMMUNI’, la app per il tracciamento del contagio. La sperimentazione della App sarà in alcune regioni pilota, poi verrà estesa, ha spiegato Domenico Arcuri, che auspica “una massiccia adesione volontaria dei cittadini”
La scelta è caduta sull’applicazione messa a punto dalla società milanese Bending Spoons in partnership con il Centro Diagnostico Santagostino di Luca Foresti e Jakala. L’app ha partecipato alla selezione del ministero dell’Innovazione ed è la prescelta tra le oltre 300 proposte arrivate. Si basa sul bluetooth, principio cardine su cui si muove l’Europa. Il sistema di “contact tracing” italiano dovrebbe aiutare a gestire la “fase 2” della ripresa. L’app proposta da Bending Spoons e Centro medico Santagostino consente agli utenti di tenere un forte controllo sui propri dati. I contatti avuti con altre persone vengono tracciati ma restano ‘bloccati’ nello smartphone dell’utente. Il tracciamento avviene tramite Bluetooth e la app conserva i dati fino a quando non si ha certezza che la persona che l’ha installata sul proprio cellulare è risultato positivo al test del Covid-19.
A quel punto la persona può dare il consenso al trattamento dei propri dati conservati sul cellulare, permettendo quindi di rintracciare le persone con cui è entrata in contatto nei giorni precedenti e ricostruendo la cronologia dei suoi spostamenti.
L’app, da quanto si è appreso finora, si compone di due parti: un registro sullo stato di salute della persona e della sua eventuale sintomatologia se affetto da coronavirus e un tracciamento dei contatti che consentirà al software di riconoscere e tenere memoria dei dispositivi con cui lo smartphone del paziente è entrato in contatto.
Nessuno dei dati raccolti verrà raccolto o diffuso prima che il paziente, se affetto da covid-19, abbia deciso di dare il consenso al loro utilizzo.