La premessa, doverosa, è che da qui a Natale le cose potrebbero cambiare, che il 4 dicembre, scaduto quello in vigore firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte il 3 novembre, entrerà in vigore un altro Dpcm con nuove regole calibrate sui numeri e i dati aggiornati dell’andamento del contagio. L’imperativo del Governo è “evitare di ripetere quanto accaduto quest’estate”. Si annuncia un’Italia tutta o in gran parte gialla nella quale, durante le festività natalizie, gli spostamenti saranno consentiti ma tra regioni a basso rischio. Indiscrezioni, per ora non c’è ancora nulla di ufficiale. Epperò a cosa fare a Natale e dintorni, a programmare le feste si comincia a pensare già da adesso. Ecco, ora, adesso, alla luce delle misure in vigore cosa si può fare e cosa no (presumibilmente).
Potrò andare alla casa al mare o in montagna se collocata in un’altra regione?
Dipende dall’area di rischio assegnata alla regione in cui si vive e da quella in cui è collocata la regione in cui si trova l’abitazione da raggiungere. Oggi – ma l’indicazione non dovrebbe cambiare con il prossimo Dpcm – se sono entrambe in fascia gialla lo spostamento è consentito, anche se lungo il tragitto si dovranno attraversare regioni collocate in area arancione o rossa. Se la casa da raggiungere dovesse trovarsi in una regione rossa o arancione non potrò andarci.
Potrò raggiungere un mio familiare che vive in un’altra regione?
Ad oggi dipende sempre dal colore dell’area di rischio della mia regione e da quello della regione in cui vive il mio familiare. Se quest’ultimo, ad esempio, vive in zona rossa potrò raggiungerlo solo per un ricongiungimento, che vuol dire – si pensi per esempio agli studenti fuori sede – “rientro a casa”. Ma non potrò andare a fargli visita. Attualmente, infatti non si può andare nelle regioni in zona arancione o rossa se non per urgenze o per motivi di lavoro e salute e urgenza, esigenze da giustificare comunque con l’autocertificazione. Per chi si trova in queste aree è però sempre consentito fare ritorno presso il proprio luogo di residenza o domicilio. In vista del Natale potrebbero arrivare deroghe per permettere il rientro a casa, anche nei casi in cui non si tratta della propria abitazione.
Potrò andare a sciare?
A meno di ripensamenti, al momento improbabili, da parte del Governo, quest’anno meglio rinunciare alle vacanze sulla neve. Gli impianti sciistici, infatti, sono chiusi e, proprio per scongiurare il rischio di ripetere quanto accaduto in estate – lo spettro delle discoteche affollate ad agosto continua ad agitare i sonni di Conte e dei ministri – è difficile riaprano.
Per la cena di Natale potrò invitare a casa o raggiungere i familiari?
Niente regole o misure vincolanti – “perché entrare nelle case delle persone è impossibile” – l’orientamento del Governo è dare delle raccomandazioni, sconsigliando quanto più possibile gli assembramenti e affollamenti anche intorno alla tavola di Natale. In linea con quanto ha detto ieri il capo tecnico dell’Oms, Maria Van Kerkhove: “La decisione più saggia a Natale sarebbe quella di non fare né pranzi né cene in famiglia per contenere la diffusione del virus”.
Pensando al Dpcm del 4 dicembre, nel Governo si sta ragionando sull’ipotesi di inserire nel testo una misura apposita per il ricongiungimento familiare anche per chi si trova in area rossa o arancione. Resta sempre molto difficile pensare di poter ospitare i nonni, “situazione considerata molto pericolosa”.