“E’ mai possibile fare un po’ di chiarezza?” si chiede Massimo fabiani, presidente dell’Easy Golf, zona stadio, che ha scelto di non aprire il circolo “nonostante qui, tutti noi, com’è ovvio, non vedessimo l’ora di tornare in buca”.
Posizione chiara, la sua. “C’è un decreto di Conte che dice una cosa, che poi è la stessa posizione condivisa dalla Federazione Golf e dal Coni. Il decreto dice che non si possono aprire i circoli sportivi, dunque non si può giocare a golf”. Poi, c’è l’ordinanza di Zaia, “che però non aiuta a fare chiarezza”, osserva Fabiani. “Nel senso che ti consente di aprire, ma assumendoti la piena responsabilità di quello che accade all’interno del circolo. Ora, io ho riempito di cartelli di ogni tipo, si può far questo, non si può far quell’altro, rispetto alle norme sul coronavirus siamo a postissimo. Ma se si fa male un tesserato? Chi risponde? Se non c’è l’o della FederGolf, non sei coperto dall’assicurazione e non puoi accollarti rischi del genere. Per questo, giusto dirlo, se è vero che qualche circolo ha aperto, è altrettanto vero che molti son rimasti chiusi”.
Fabiani scuote la testa: “Stiamo rasentando il ridicolo, perchè si ritarda il golf e altri sport come se fossero il vero problema. Però, ormai non manca molto. L’apertura è prevista per il 18, io mi auguro che il Governo decida di anticipare all’11, vista la situazione. E’ questione di giorni, per questo non vale la pena azzardare. Certo, facessero un po’ di chiarezza…”