Un bel rebus, a un anno dalle elezioni. Un rebus che va risolto in fretta, ma che propone una serie incredibile di incognite. Da dove cominciamo? Potremmo farlo dalle parole del segretario provinciale Claudio Melotti, sindaco di Boscochiesanuova. “Forza Italia siamo noi, chi è salito sul carro, in Comune o in Regione, non ci rappresenta. Punto”. Nei giorni scorsi èstato a Verona anche l’eurodeputato Antonio Tajani, accompagnato dal senatore Ferro. “A Verona vogliamo crescere e contare nel centrodestra. Il candidato ? Non è quello il problema, prima serve una squadra efficiente. Vogliamo avere una squadra efficiente. Abbiamo rinnovato l’organizzazione, vogliamo essere determinanti, anche a Verona. Dove c’è un ccordinatore provinciale depositario della linea politica”.
Parole chiare, dirette un po’ a tutti quelli che negli ultimi mesi si sono avvicinati (o allontanati) da Forza Italia, rivendicando ruoli e compiti, “che non li riguarda”.
LA SITUAZIONE. Diciamolo, non si sa da dove cominciare. Perchè. tanto per fare un esempio, uno dei tanti, il capogruppo in consiglio comunale a Verona è Paola Bressan, che in Forza Italia è arrivata da poco, “indirizzata” dal sindaco Sboarina. Il consigliere Bressan era stata eletta in realtà nella lista Battiti. Solo di recente il passaggio in Forza Italia, dove, tuttavia, non è riconosciuta da Melotti.
Ma situazioni come questa, sono (oggi) abbastanza consuete per un gruppo che deve ritrovare in fretta un’identità precisa, se vuole sedersi al tavolo delle trattative elettorali con credibilità e argomenti spendibili.
BOZZA&LESO. Prendiamo, altro esempio, quella del consigliere regionale Alberto Bozza. Eletto in Forza Italia (in Regione) ma all’opposizione in Consiglio Comunale a Verona, dove è legato all’ex sindaco Tosi. Nemmeno Bozza, questo è chiaro, ha il “visto” di Melotti.
Non meno contradditoria la posizione di Anna Leso, che di Foza Italia resta la segretaria cittadina. Anna Leso, figura sicuramente carismatica, venne eletta in Consiglio con la Lista Tosi, per poi passare al Gruppo Misto, dal quale è emigrata qalche mese fa per approdare a Verona Domani, la formazione civica guidata da Matteo Gasparato.
CRISI D’IDENTITA’. Insomma, a qualcuno potrebbe venire pure una crisi d’identità. Prendiamo, ad esempio, i consiglieri eletti a suo tempo in Forza Italia. Oggi, Daniele Polato è consigliere regionale, carica alla quale è arrivato con i voti di Fratelli d’Italia. Un altro, ex Forza Italia, è Macario Velardi, passato a sua volta alla Lega. Rimane in Forza Italia, Stefano Bianchini, arrivato in Giunta da qualche mese, ma non riconosciuto a sua volta da Melotti.
Morale della favola: come uscirne? Forse se lo chiede anche Melotti, che cerca di sciogliere il rebus, con un occhio al presente e un altro a un futuro ingarbugliato. Certo, il tempo non manca. Forza Italia, è proprio il caso di dirlo. Forza e coraggio.