«Promuovere ulteriori azioni per i piani di controllo della fauna selvatica, in modo particolare nutrie e corvidi, sempre pericolose per il mondo agricolo». È quanto ha chiesto Filippo Rigo, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, in un ordine del giorno al Piano faunistico venatorio approvato ieri.
«Sappiamo già che le nutrie sono tra gli animali più dannosi per l’ambiente. Le loro tane producono pericolosi cedimenti negli argini dei canali di bonifica e dei fiumi, con un pericolo costante non solo per il contenimento dei corsi d’acqua, ma anche per i mezzi di circolazione ei mezzi agricoli. Gli uccelli come corvi e cornacchie, invece, causano gravi danni alle coltivazioni, soprattutto a ridosso della semina: i volatili, infatti, sono particolarmente ghiotti di semi e mangiano le sementi sul terreno. A ridosso del raccolto, poi, provocano molti problemi agli agricoltori, mangiando frutti e ortaggi che vanno dai cocomeri ai pomodori, senza contare pesche, mele e pere. Da tempo, ormai, le associazioni e gli agricoltori chiedono di arginare questi animali, riducendo il numero di esemplari presenti sul territorio. Già nei mesi scorsi avevo presentato una mozione, approvata dal Consiglio regionale del Veneto, per riconoscere i contributi a coloro che si occupano di eradicazione delle nutrie, evitando così ulteriori spese per le amministrazioni pubbliche. Con questo ordine del giorno, che prevede un maggior coinvolgimento dei Comuni e il riconoscimento ai coadiutori dell’attività svolta, poniamo un ulteriore tassello nella lotta contro questi elementi dannosi, nel bene dei Comuni, per proteggere uno dei settori economici più importanti per l’economia del nostro Veneto».