I Comuni di Affi, Cavaion, Costermano, Garda, Bardolino e Rivoli hanno creato il “Cammino del Bardolino”. Insieme hanno fatto rete e messo in “comunicazione” ben 61 aziende agricole, produttrici di Vino Bardolino Doc, disseminate in un’area di circa 130 chilometri quadrati. In questo modi si offre l’opportunità, a coloro che scelgono di intraprendere il percorso a piedi o in bici, di esplorare il paesaggio del Lago di Garda assaporandone i suoi prodotti tipici. A collegare tra loro i percorsi la posa capillare della segnaletica informativa e orientativa,la creazione di cinque aree di sosta (tre a Bardolino, una a Garda e una a Cavaion) con posa di arredi urbani: panche per la seduta, tavoli e cestini per la raccolta dei rifiuti. In particolare sono stati posti 53 pannelli informativi (tutti con la stessa grafica e formato) lungo il percorso: pannelli che riportano un estratto della planimetria del luogo, il tracciato del percorso da seguire e i maggiori punti di interessi del luogo, scaricabili sullo smartphone inquadrando il Qr Code con l’apposita app. Inoltre sono stati posti lungo il percorso 281 frecce per indicare i luoghi di interesse, rintracciabili lungo l’itinerario, e 172 segnavia. L’idea della creazione del “Il Cammino del Bardolino” parte nel gennaio del 2016 e il complesso progetto, redatto dallo studio Land guidato dall’architetto Andreas Kipar, ha avuto in Bardolino il Comune Capofila che ha proceduto all’aggiudicazione dei lavori. La spesa totale, ripartita con quote diverse tra i Comuni a seconda dei numeri di abitanti, è stata di circa 184mila euro. L’opera è stata finanziata con il contributo del Gal Baldo Lessinia, ente presieduto da Ermanno Anselmi, che eroga fondi europei in collaborazione con la Regione Veneto e l’Avepa. Lo scopo è stato quello di delineare una fitta rete di percorsi esistenti percorribili a piedi, partendo da uno dei sei centri abitati e da qui prendere la direzione preferita dal fruitore. Questo sistema permette di mettere assieme tutte le varie aziende agricole e concedere ai viandanti la possibilità di visitarle e di conoscere meglio il nostro territorio. Evidente l’importanza, soprattutto per le realtà produttive, della diffusione e conoscenza dei luoghi dell’entroterra, proponendo ai turisti, ma non solo, paesaggi meno battuti. Nel contempo si è permesso il recupero naturalistico di spazi di pianura e collinari degradati con la realizzazione di un’infrastruttura verde che ha la funzione di valorizzare la biodiversità naturalistica.