Non si può più scherzare. Stop ai soliti e inutili rimpalli di responsabilità. Basta baruffe tra maggioranza e opposizione. Tra il sindaco e il predecessore. Fino all’avvento del Covid era consentito traccheggiare: d’altronde è la storia della politica italica a ogni latitudine. Ma dall’inizio della pandemia sono passati 7 mesi e il tempo da perdere è esaurito. Il virus viaggia soprattutto sui mezzi pubblici ed è sempre stato così, nulla di nuovo, se non che ora la scuola è protetta da severe misure anti-contagio (almeno in aula) e gli autobus no, semplicemente perché sono colmi. Prima sui pullman ci si trasmetteva la banale influenza. Oggi qualcosa di più grave, e chi pensa che archiviato il Corona (chissà quando…) tutto tornerà come prima, vive su un altro pianeta. Verona sta correndo ai ripari implementando le corse ma non basta (la didattica a distanza inciderà, speriamo): serve qualcuno che decida, e anche alla svelta. Il filobus, la cui gestione è contestatissima (vedi il sondaggio di “Fabbrica Politica”), non piaceva a molti, ma almeno la sua realizzazione trasmetteva una visione di città. Vintage, ma meglio di niente. L’opera, abortita, avrebbe implementato la flotta di mezzi pubblici e magari, col suo fascino rétro, convinto qualche nostalgico in più a preferirlo al classico bus. Insomma: avrebbe diluito l’affollamento dei pullman. Oggi non si capisce bene cosa ne sarà del povero filobus: pare che verrà sostituito da autobus elettrici, così com’è già in moltissime città europee da anni. A questo punto poco ci importa, e immaginiamo sia lo stesso anche per i cittadini, di chi siano le colpe di tale stallo, se delle ditte incaricate della costruzione, dell’attuale amministrazione, di quella precedente, di quella che verrà, dei negazionisti o dei terrapiattisti. Ci sentiamo però di ribadire che chi ha le chiavi della città oggi deve agire, dare delle soluzioni, che magari in questi tempi di ristrettezze economiche e incertezza generale non saranno le migliori, ma l gente capirà. Ci sono voluti anni per aprire i cantieri del filobus. Mesi per richiuderli allorché non servivano più. Ci sono banchine, alcune molte pericolose per auto e moto (come quella di via Palladio), che vanno rimosse perché inutili, o quantomeno vanno protette e segnalate. C’è molto da fare. Moltissimo. I litigi di Palazzo cessino: per favore, almeno fino al vaccino.
Home La Cronaca di Verona E’ l’ora di decidere! Mai come adesso urgono decisioni sul trasporto pubblico