L’Orchestra, il Coro e i tecnici dell’Arena tornano nell’anfiteatro veronese, tempio dell’Opera unico al mondo, per incontrare finalmente il loro pubblico e inaugurare l’edizione straordinaria del Festival d’estate 2020 nel cuore della musica, la grande musica, con un cast davvero irripetibile che schiera 22 voci d’eccellenza dirette da 4 prestigiose bacchette, tutte italiane. I maestri Marco Armiliato, Andrea Battistoni, Francesco Ivan Ciampa e Riccardo Frizza guidano una staffetta che porta le nostre migliori stelle dell’Opera ad esibirsi nelle più intense arie di Verdi, Rossini, Leoncavallo, Giordano, Cilea, Puccini, Donizetti e Mozart, in una cavalcata antologica di grande impatto popolare.
I protagonisti della serata inaugurale, introdotti dalla madrina d’eccezione Katia Ricciarelli, sono tutti grandi artisti, veri portabandiera di quattro generazioni della vocalità e della scuola italiana, per la prima volta insieme in un evento eccezionale, unico e irripetibile: Fabio Armiliato, Daniela Barcellona, Eleonora Buratto, Annamaria Chiuri, Alessandro Corbelli, Donata D’Annunzio Lombardi, Alex Esposito, Rosa Feola, Barbara Frittoli, Roberto Frontali, Sonia Ganassi, Carlo Lepore, Francesco Meli, Leo Nucci, Michele Pertusi, Simone Piazzola, Saimir Pirgu, Luca Salsi, Fabio Sartori, Maria José Siri, Annalisa Stroppa, Riccardo Zanellato. Nel cuore del programma c’è spazio per un intermezzo – sempre italianissimo – affidato al violino solo del giovane virtuoso Giovanni Andrea Zanon con il diabolico e spettacolare ultimo Capriccio di Paganini, che anticipa una nuova Arena, pronta ad affrontare in agosto l’arrivo di Vivaldi e della musica cameristica barocca, totalmente inedita sul suo grande palco, a dimostrazione che le difficoltà impongono sfide creative con cui superare qualunque cliché.
«Quella di quest’anno non è una Prima come tutte le altre. – sottolinea Federico Sboarina, Presidente di Fondazione Arena – Stiamo per vivere un evento che va oltre la musica, lo spettacolo e il Festival. È il risultato tangibile, che dimostra la capacità di Fondazione Arena di innovarsi ed adattarsi alle nuove situazioni. Al management avevo chiesto coraggio e una nuova visione per affrontare, con cambiamenti positivi e costruttivi, le difficoltà generate dall’emergenza sanitaria. Ne è scaturito un cartellone culturale ed artistico di alto livello e una serata inaugurale speciale, dedicata a tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari veronesi che hanno affrontato con coraggio e determinazione la pandemia. Un’ulteriore dimostrazione di quell’incredibile Dna di solidarietà che, da sempre, rende speciale Verona e i suoi cittadini. In generale, Il cuore italiano della musica è frutto di una straordinaria capacità di fare squadra della città e della flessibilità al cambiamento per garantire il Festival areniano, autentica eccellenza veronese». Alla presentazione della serata inaugurale di sabato 25 luglio con il sindaco, la sovrintendente Cecilia Gasdia c’erano il direttore generale Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi, il vice presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi Lucio Cordioli, il presidente dell’Ordine dei Farmacisti Federico Realdon, Giovanni De Manzoni dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona e i direttori d’orchestra Andrea Battistoni, Francesco Ivan Ciampa e Riccardo Frizza.
Il Cuore italiano della Musica è dedicato a tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari del Paese che hanno affrontato con coraggio e determinazione la pandemia in corso: Fondazione Arena ha istituito una tariffa speciale valida per tutte le serate del Festival 2020, riservando per una serata a scelta 2 biglietti nei settori 3°, 4°, 5° e 6° al prezzo simbolico di € 10, per loro e per i lavoratori di ospedali e case di riposo RSA (inclusi amministrativi), i farmacisti, gli psicologi ospedalieri, gli addetti al trasporto infermi, gli operatori assistenza domiciliare, operatori associazioni assistenza senza fissa dimora, operatori comunità di riabilitazione. Basterà esibire o inviare alla Biglietteria copia del proprio badge aziendale o tesserino dell’ordine. Il grande palco centrale appositamente creato per il Festival d’estate 2020 diventa la speciale vetrina del meglio che il nostro Paese ha offerto e offre al mondo, per un evento il cui significato simbolico va oltre i confini dell’elevata offerta artistica. Ma per sottolineare ulteriormente quanto questa ripartenza del più famoso teatro lirico all’aperto del mondo, vero simbolo di italianità, debba diventare un segnale forte di ripresa e speranza per tutto il paese, dunque non una semplice prima alzata di sipario, il Sindaco di Verona Sboarina ha inteso estendere l’invito anche a tutti i Sindaci di capoluogo del Paese, perché arte e cultura sono una voce importante del bilancio economico di tutta l’Italia e devono tornare ad essere centrali, portando nel mondo il messaggio positivo e incoraggiante di una nazione che reagisce alle avversità partendo dai propri punti di forza.