“E’ l’area industriale della discordia” “Possibile che non si possa sbloccare la situazione? Lì, applicati due pesi e due misure...”

Un altro capitolo dell’intricata vicenda che vede coinvolto il Comune di Nogarole Rocca, per l’area industriale da tempo al centro di ricorsi e controricorsi. È infatti arrivata alla nostra redazione un’altra lettera anonima, “per segnalare irregolarità che del resto avevano scomodato anche la Procura della Repubblica”.
“Possibile che non si possa sbloccare una volta per tutte quest’area, dove sono stati applicati due pesi e due misure?”, si chiede il nostro anonimo interlocutore. “C’e un’area dove è stato concesso un insediamento logistico che ha in realtà un’altra destinazione. Eppure, nessuno ne parla. Possibile che anche la stampa sia impotente di fronte a una serie di scelte o non scelte che di fatto impediscono ad alcune aziende di procedere secondo i programmi, con gravi danni alle loro attività? E a noi, chi rimborserà il tempo perso? E le risorse sprecate? Senza contare che questo impedisce anche a molti lavoratori di svolgere il proprio lavoro”.
Come noto, già in passato La Cronaca se n’era occupata con alcuni dettagliati servizi, senza peraltro ottenere risposte convincenti. E c’era stato al riguardo anche un pronunciamento della Provincia che aveva lasciato qualche dubbio. “E’ irregolare, ma nonostante questo non può essere cancellato”. Questo era stato il verdetto della Provincia, rispetto al quale lo stesso Comune aveva chiesto chiarimenti.
Insomma, una matassa ingarbugliatissima, con sospensive, esposti, sgambetti, colpi bassi, denunce, che in realtà bloccano la lottizzazione e lasciano molti dubbi. Toccherà ora ai legali, oltreché eventualmente alla Procura della Repubblica, diradare le nubi che si sono addensate nell’ultimo anno sull’area industriale.
Dal Comune, non trapela nulla. Gli uffici deviano le richieste al Sindaco Trentini. “Provate a indagare” la conclusione della lettera. “C’è qualcosa di poco chiaro, che regola l’iter burocratico di questa lottizzazione, non può essere accettato”.
Proveremo a farlo, in nome di quella chiarezza che dovrebbe sempre guidare le scelte della pubblica Amministrazione. Questo non è certo l’ultimo capitolo dell’intricata vicenda.