E Juric affronta la “partita del cuore” “Col senno di poi dovevo restare, era stata una stagione straordinaria, ho molti amici”

C’è un pezzo del suo passato, che lo aspetta. Juric sembra ruvido, all’apparenza, ma è uomo di sentimenti veri. E non dimentica. “Crotone significa tantissimo, con me in panchina andammo in A per la prima volta. Ha tante persone a cui sono legato. Il Crotone ha il suo stile di gioco, indipendentemente dall’avversario: a volte con le grandi può andarti male, ma sanno essere molto competitivi. Giocano bene e sono pericolosi”.

C’è un giocatore che meriterebbe di giocare di più? Quanto vale oggi Juric?
“Ringrazio sempre i miei giocatori perché c’è una disponibilità assoluta, e non è scontato. Ci sono giocatori che fanno più di quanto gli chieda, hanno tanta voglia di fare risultato e l’hanno dimostrato giocando anche fuori ruolo. Questo ci porta avanti in questo momento, c’è forte senso d’appartenenza al gruppo. L’unico per cui mi dispiace un po’ è Ruegg, che sta facendo ottimi allenamenti: ma lo devo vedere ancora per dare un giudizio”.

Bessa può essere una risorsa?
“Per forza, è un nostro giocatore e in questa situazione devo sfruttare tutto. Ha avuto problemi con la società in passato, voleva cambiare aria. Adesso è tornato ed è un po’ indietro di condizione, ma se si allena bene gioca, è il mio dovere”.

Perché andò via subito dopo la promozione? Si è pentito di non aver allenato in A il Crotone?
“Fu un anno simile alla scorsa stagione per noi. Non avevamo comprato nessuno e stravincemmo. Il legame che ho con loro è straordinario, siamo ancora amici. L’unica squadra in cui potevo andare era il Genoa, e per me fu un richiamo troppo forte. Guardando indietro secondo me dovevo rimanere, perché avevo tutte le componenti per continuare a fare bene”.

Ilic partirà titolare? Kalinic fatica ancora a far vedere il suo potenziale…
“Ivan è entrato male a Torino, senza riscaldarsi. Nei venti minuti del primo tempo non mi è piaciuto, poi è migliorato molto e la sua prestazione è andata in crescendo. È molto giovane ed è normale ci siano problematiche così, ma è un serio candidato per domenica. Con Kalinic c’è troppa fretta, ha bisogno di settimane di lavoro. Noi lo stiamo usando per una sessantina di minuti, poi penso che Di Carmine sia entrato molto bene. Continuerò così per alzare il livello di entrambi. Mercoledì abbiamo forzato e ha fatto un po’ meno bene di La Spezia, ma continueremo a insistere perché la sensazione è che può darci tanto”.

Gunter e Magnani possono giocare insieme? E Barak in mezzo?
“In mezzo e in attacco non abbiamo molte scelte, penso che Barak giocherà più avanti anche se può fare entrambi i ruoli. Vediamo come sta Pawel, Ceccherini ha una tendinite ma è troppo importante per noi. Domani decido, e devo dire che anche questa volta Lovato ha fatto un’ottima prestazione quando è entrato”.

Ha detto qualcosa a Faraoni per l’errore di Torino?
“Sta fecendo un campionato straordinario. E quando uno commette un errore non gli dico niente, succede a chi gioca, non è quello il problema”