Equilibrato, diretto, loquace ma non troppo. Ma, soprattutto, desideroso di campo, di iniziare a lavorare con il gruppo, con la squadra. Prima di partire alla volta di Primiero, sede del raduno gialloblù, presentazione ufficiale di Marco Baroni.
“Arrivo in una città che conosco bene – ha esordito il neo tecnico – dove ho indossato una maglia che mi ha dato molto, sia professionalmente che umanamente. Dopo le due parentesi da calciatore e da vice al fianco di Alberto Malesani, arriva ora questa nuova avventura. Se avverto maggior responsabilità? Da parte mia e del mio staff ogni sfida è uno stimolo a fare sempre meglio. Siamo pronti a partire con determinazione ed entusiasmo.
Poi, come sempre, sarà il campo a parlare. Questa squadra – ha proseguito Baroni – in questi anni ha maturato un certo tipo di dna, fatto di corsa e aggressività che noi vogliamo sicuramente mantenere, apportando anche delle novità. Nella mia idea di gioco avranno un’importanza fondamentale le corsie laterali. Ora siamo un cantiere aperto, dipendente anche dalle future dinamiche di mercato. L’obiettivo principale è quello di dare una precisa identità alla squadra”. Baroni ha ammesso come “le difficoltà sono visibili ma io e il mio staff siamo abituati, ci piace lanciarci nelle sfide importanti. Nel colloquio con Sogliano ho visto la determinazione che la città merita, non ci ho pensato un attimo. Serve mettere dentro entusiasmo che è il motore che guida tutte le avventure importanti. Conosco la città, la tifoseria e il valore di questa maglia, è una cosa che sento dentro. La società è cresciuta, basta vedere la sede e il centro sportivo. Sento un senso di responsabilità che mi piace”. A livello modulo di gioco Baroni è convinto che “qualcosa si cambierà ma prima voglio prendere conoscenza della squadra. La cosa importante è il tipo di calcio che dobbiamo andare a fare. Servono corsa e idee”. Netto anche il giudizio sui possibili interpreti di questo nuovo Verona.
“Bisogna tirare una linea e guardare avanti con grande forza e determinazione, non sono abituato a guardare il passato. Serve lavorare sulla voglia e su quelle componenti che sono importanti, la squadra verrà modificata ma questo sarà l’aspetto più facile, portiamo entusiasmo e lo vogliamo trasferire a tutti. Apriremo la testa ai giocatori che non hanno fatto bene. Non sono abituato a fare nomi, qualcuno lo conoscono, altri sono stati avversari. Io parlo sempre di gruppo”.
Intanto Jordi Mboula è ufficialmente un nuovo giocatore gialloblù. L’attaccante spagnolo, classe 1999, ha sottoscritto con l’Hellas Verona un contratto quadriennale con scadenza 30 giugno 2027. Il giocatore arriva da un’ultima stagione disputata con la maglia del Racing Santander, club con il quale ha collezionato 35 presenze realizzando 6 reti.
Mauro Baroncini