Giorni di speranza. Giorni di ricordi, tra sorrisi e malinconia, ripensando a Pablito. Giorni e momenti, difficili da dimenticare. Tutti noi potremmo dire dove eravamo il 5 luglio dell’82 e il 5 luglio del ‘94. Dove le abbiamo viste, con chi eravamo, che maglietta avevamo addosso. Giorni di grande splendore, un po’ come questi, quando è facile sentirsi più italiani, più forti, più tutto.
Il 5 luglio ‘82 è stato il giorno di Pablito e del Brasile, perchè ci sono partite e imprese che restano per sempre. Tre gol al Brasile non li aveva mai fatti nessuno e ci pensò quel ragazzo pallido e gracile, a realizzare l’impresa, sarebbe stata per sempre. Da lì in poi sarà solo Pablito, fino alla Coppa del Mondo e alla leggenda.
Il 5 luglio ‘94 è stato il giorno di Roby Baggio e della Nigeria, “quando solo lui poteva fermare l’aereo che stava già decollando per riportarci a casa”, come scrisse qualcuno. Un gol per portarci ai supplementari, un rigore per portarci ai quarti, e da lì sarebbe stato solo Baggio, finale compreso, quel rigore, anche quello “per sempre”. Pablito e Roby, quando i cognomi non servono, vuol dire che stai già graffiando la leggenda…