Si ripartirà dal grande spettacolo di apertura del 5 giugno: “Sul palco areniano ci sarà Il Volo, con un omaggio a Morricone: ma tra qualche giorno su questo potremo essere più precisi».
Queste le parole di Gianmarco Mazzi, amministratore e direttore artistico di Arena di Verona srl, qualche giorno fa. Mazzi è stato di parola. Sempre al lavoro per fare in modo che la ripartenza, anche a livello internazionale, prenda spunto da Verona. Ripartendo dall’Arena, tempio e simbolo della musica sotto le stelle in tutto il mondo. Come ha spiegato lui stesso: «Mai come oggi l’organizzazione di eventi e concerti è stata così complessa, e dire che di imprese ne abbiamo fatte tante e complicate. Ma questa è davvero una stagione anomala, in cui la progettazione è per forza di cose soggetta a continue revisioni. Una bella sfida”. E che sta già portando ad altre conferme, con le esibizioni di Emma, Francesco Gabbani, Benji&Fede e Enrico Brignano che si terranno in Arena nel 2021.
“Possiamo dire che stiamo lavorando su quattro direttrici fondamentali. Prima di tutto c’è l’impegno a confermare tutto quello che è possibile confermare. Parliamo in sostanza del passato nel futuro, e mi spiego: lo sforzo è quello di recuperare tutti gli show che non sono potuti andare in scena la scorsa stagione, nella speranza fondamentale di avere un’Arena con
una capienza di 6mila persone, che sarebbe un record assoluto”, dichiara l’amministratore di Arena di Verona srl. “Devo dire che il nostro Sindaco Federico Sboarina si sta adoperando con ogni sforzo
per questo, e che davvero sta facendo l’impossibile per portare a casa il risultato. Possiamo anche pensare che le 6mila presenze siano previste per la seconda parte della stagione, cioè settembre e ottobre, e intanto magari partire con 5mila. Del resto anche per i grandi eventi di settembre dell’anno scorso, nel pieno della pandemia, avevamo ottenuto l’autorizzazione per 3.800 persone, e per eventi come Heroes eravamo arrivati a più di 4mila tra pubblico e addetti al concerto, numero
che abbiamo comunicato e che, come risulta da un’analisi fatta per tutti i grandi eventi in Italia in estate, non ha comportato alcun problema dal punto di vista sanitario. In ogni caso, per alcuni eventi sold out rinviati la scorsa stagione, abbiamo anche pensato, grazie alla disponibilità degli artisti, di proporli in più repliche (vedi Emma, Gabbani e Benj&Fede) fino a soddisfare tutti gli spettatori in possesso dei biglietti”.
Con gli unici rinvii al momento, vista l’imminente stagione ancora segnata da incertezze e limitazioni, che sembrano riguardare le 14 date inizialmente previste per lo show di
Zucchero Fornaciari. «La seconda direttrice del nostro lavoro guarda a riprogrammare per il 2022 quello che non si può pensare di fare quest’anno», prosegue Mazzi. “È prima di tutto il caso di Zucchero, che doveva aprire il suo tour mondiale proprio dall’Arena. In questo caso si trattava però di gestire un numero troppo alto di 140mila spettatori, dei quali la maggior parte in arrivo da altre città italiane e molti anche dall’estero. Abbiamo l’esclusiva italiana per un tour mondiale che poi toccherà altri paesi europei, Canada e Usa. Non era possibile che rimandare l’appuntamento ad
aprile del prossimo anno”.
Fabio Ridolfi