E dal 15 giugno c’è la novità: teatri e cinema, è apertura Dal 3 giugno infine libertà per gli spostamenti tra Regioni

Da oggi gli esercizi commerciali, la ristorazione e i musei, dal 25 maggio i centri sportivi, da metà giugno cinema e teatri, ma anche i centri per bambini. Giuseppe Conte in conferenza stampa ha illustrato le riaperture del Paese, a cominciare da loggi, salvo variazioni legate al monitoraggio della curva epidemiologica.

DA OGGI
Libertà di movimento dentro la Regione: “Si potrà andare dove si vuole” spiega il presidente del Consiglio. Addio autocertificazione.

25 MAGGIO
Si potrà tornare in palestra e in piscina, riaprono i centri sportivi, con distanziaVa libera agli spostamenti tra Regioni. Riaprono anche le frontiere con l’Ue, senza obbligo di quarantena per arriva in Italia. Questa cosa, dice il premier, “creerà le premesse per una ripresa del turismo”.

3 GIUGNO
Via libera anche per gli spostamenti tra una Regione all’altra. Massima libertà per tutti, “anche se – come ha detto Conte – tutto sarà sempre legato all’andamento della curva epidemiologica”.

13 GIUGNO
Possibile ripresa del campionato di calcio. Anche se sul punto il premier dice: “Serve una garanzia di massima sicurezza. Bisogna prima capire e aspettare -ha sottolineato- che si realizzino le condizioni per la ripresa del campionato, non solo di calcio, in condizioni di massima sicurezza. Per avventurarsi a indicare una data per la ripresa bisogna avere qualche garanzia in più che in questo momento non c’è”.

15 GIUGNO
Riaprono i battenti cinema e teatri. Per i più piccoli, ha precisato Giuseppe Conte “ci sarà un ventaglio di offerte varie a carattere ludico ricreativo”. Sono state le stesse associazioni di categoria a chiedere al governo di orientarsi per la riapertura il 15 giugno. Da segnalare qui la protesta di Sboarina: “Saranno possibili spettacoli all’aperto con 1000 spettatori. Ma in Arena, come si fa?” In realtà, per ora si è deciso di aprire con un massimo di 1000 spettatori per i teatri all’aperto e di 200 per i teatri al chiuso. Ma per l’Arena “chiederemo una proroga” dice Sboarina.