Facebook, chi non conosce questa piattaforma social? Quanti di noi lo hanno utilizzato almeno una volta o in maniera abituale per cercare quel vecchio amico o “spiare’’ l’ex fidanzata? Sicuramente molti, ma probabilmente pochi conoscono le sue origini o percepiscono i rischi che questo rivoluzionario mezzo di comunicazione ha portato nelle nostre vite.
La nascita. Quando Mark Zuckerberg, studente di Harvard, il 4 febbraio 2004 ha dato vita a Facebook, nessuno si sarebbe immaginato che questo portale web avrebbe rivoluzionato la maniera di relazionarsi di miliardi di persone. Il sito, inizialmente, era progettato esclusivamente per gli studenti dell’Università con lo scopo di creare una rete di comunicazione gratuita tra gli iscritti. Il nome prende spunto da un elenco, distribuito all’inizio dell’anno accademico in diverse università statunitensi, in cui erano inserite le foto e i dati principali degli studenti per aiutarli a socializzare tra di loro.
Ben presto Facebook fu aperto anche a studenti di altre università e alle scuole superiori, e poi a chiunque dichiarasse di avere più di 13 anni. Il successo venne raggiunto inaspettatamente in breve tempo e fu di portata planetaria.
Alcuni numeri. I numeri legati all’utilizzo di Facebook negli anni sono davvero sorprendenti. Da agosto 2008, quando le statistiche registravano circa 100 milioni di iscritti, a ottobre 2020, il numero di registrati al sito è salito a 2,7 miliardi (più di un terzo della popolazione mondiale!). Negli ultimi anni si sta verificando un fenomeno particolare, quello dei “Boomer’’ iscritti, ovvero di quegli utenti nati a cavallo degli anni ‘60 che sono più attivi su Facebook rispetto ai giovani. Il numero di social network nel frattempo è cresciuto e “nonno’’ Facebook, per alcune fasce d’età, è stato sostituito da nuove piattaforme come Instagram e Tik Tok.
Conseguenze e rischi. Sembra tutto magnifico, rivoluzionario e innovativo. Tramite l’utilizzo di Facebook si possono conoscere persone nuove, rimanere in contatto con vecchi amici, essere informati in tempo reale sulle ultime news o addirittura trovare un lavoro. Ma ci sono anche aspetti negativi? E se sì, quali sono? Tra le conseguenze dannose c’è sicuramente quella della dipendenza, che si sviluppa soprattutto tra i più giovani (ma non solo).
Frodi e fake news. Non è tutto, all’interno di questo mondo virtuale è facile imbattersi in truffatori, frodi e fake news; se non si sa ha una predisposizione critica nei confronti di ciò che ci si presenta davanti, si possono formare giudizi affrettati basandosi su impressioni superficiali.
Oggi Facebook compie 18 anni. Noi adulti di oggi siamo in grado di usarlo riconoscendone i rischi e valutandone la reale rilevanza che ha nella nostra vita? La strada per un “mondo virtuale’’ ancor più civile ed integro è in continua evoluzione, ma allo stesso modo ognuno può e deve fare la sua parte.