E Comencini tiene la Lega al centro “Dentro il Governo per aiutare la ripresa e “dentro” Verona per portare avanti il progetto”

La definisce “una scelta inevitabile”, quella della Lega e di Salvini. “Questo è il momento in cui è giusto mettersi in gioco, perchè in campo non c’è solo la tua bandiera, ma quella di un Paese intero. E allora, se vuoi incidere in qualche modo negli indirizzi di Governo, cercae di dare un contributo alla ripresa, era giusto partecipare”. L’onorevole Comencini guarda avanti e non scorge nemmeno per un attimo “l’ipotesi di un centrodestra condizionato dalla scelta di Fratelli d’Italia, di restarne fuori”. “Credo che sia giusto rispettare le scelte individuali, questione di sensibilità e di visioni che possono essere anche diverse. Ma non sono diversi, questo conta, i valori e i principi che stanno alla base del nostro impegno. E quelli ce li ritroveremo anche dopo, quando sarà finita l’emergenza”.
In fondo, spiega “…è già successo, no? Quando noi eravamo al Governo con i Cinque Stelle, gli altri non c’erano, ma non per questo l’alleanza è venuta meno. Succederà ancora, questo è certo”.
Sposta l’obiettivo su Verona e mette bene a fuoco la situazione. “Vedo dei bei movimenti, il clima giusto che c’è sempre quando si avvicina la scadenza elettorale”. Anche qui, osserva, “…non credo ci siano dubbi rispetto alla linea che dovremo tenere. Abbiamo davanti un anno molto importante, ricco di sfide che possono incidere molto sul futuro della città e sulle quali vanno fatte scelte forti, se vogliamo davvero il rilancio di Verona”.
Parla di “…Fiera, Aeroporto, del Turismo, di una vocazione che Verona ha sempre avuto e che va riproposta. E per il Catullo, se pensiamo alle Olimpiadi, non possiamo non pensare a una struttura all’altezza. Certo, servono investimenti, idee, credo che ognuno debba fare la propria parte e noi vogliamo fare la nostra, come, ad esempio, per quanto riguarda Agsm. Noi abbiamo appoggiato la fusione con Aim, convinti che questa fosse la strada migliore. E la Fiera, un baluardo della nostra città. C’è il rischio che qualcuno intervenga, non solo dall’Italia, e ci porti via le nostre certezze, le eccellenze di Verona”.
La Lega c’è, “…questo è sicuro”, riprende. “E ci saremo anche al momento di sederci a un tavolo per pensare al 2022”. Centrodestra “diviso” tra Sboarina e Tosi? Comencini la vede così: “La coerenza fa parte del nostro modo di essere e continuerà a esserlo. Abbiamo vissuto quattro anni importanti per la città, con ruoli significativi, che hanno inciso nelle scelte per Verona. Vogliamo continuare a farlo, tenere il ruolo da protagonista che la Lega ha avuto. Tosi? Non mi stupisce che voglia essere in campo, ma c’era anche quattro anni fa, se non sbaglio. Io credo che l’unità del centrodestra non venga messa in discussione da questo. Noi abbiamo le idee chiare, voglia di esserci, di dare continuità al progetto e vogliamo farlo con coerenza e lealtà. L’auspicio è che sia lo stesso per le altre forze del centrodestra. Per il bene di Verona”.
R.Tom.