É andata bene! Lavoro senza sosta di protezione civile e vigili del fuoco Pericolo esondazione scampato ma l’attenzione resta alta. Il livello dell’Adige rimane sotto osservazione. Paratie posizionate durante la notte. Sboarina in mattinata: “La gente stia distante dagli argini”. Telefonata Conte-Zaia. Le foto della lunga giornata

Adige in piena ph.Udali Renzo 328/3986252

Sospiro di sollievo. L’allerta resta alta. Al momento però ciò che conta è che l’eson­dazione dell’Adige è stata scon­giurata. Il fiume, infatti, ha toccato una massima di 1.66 metri, una misura net­ta­mente inferiore a quella re­gistrata nel 2018 quando toc­cò i 2 metri. In quel caso fu ne­cessaria l’aper­tura del­la galleria Adige-Garda. Og­gi tutti i ponti della città sono ri­masti aperti. La protezione ci­vile e la polizia locale hanno dovuto contenere la curiosità dei veronesi che si sono avvicinati agli argini per se­guire, anche foto­gra­fando, l’at­traversamento del­la piena, stazionando in punti perico­losi. Sono state ore di ten­sione, una corsa contro il tempo per mettere in sicu­rezza la città e la provincia.

LA NOTTE

La protezione civile, as­sie­me ai vigili del fuoco, tra do­menica e lunedì – fino alle 6.30 – hanno posizionato le paratie lungo gli argini. Non c’era un attimo da perdere. La piena dell’Adige era atte­sa per mezzogiorno ma il livello dell’acqua comin­cia­va a preoccupare.

IL MONITO

Il sindaco Federico Sboari­na, in mattinata, ha diffuso un comunicato: “Le piogge cadute in Trentino hanno aumentato notevolmente il livello dell’Adige. Per questo abbiamo allertato tutte le squadre di Protezione civile e messo le paratie in via pre­­cauzionale. Invito i cit­tadini e i curiosi a rima­nere lontani dagli argini, re­stan­do a distanza di sicurezza”.

IL DISASTRO DELL’EST E DI MONTECCHIA

“Ho parlato ieri sera al tele­fono con il premier Con­te” ha dichiarato il go­vernatore del Veneto Zaia “rospet­tan­dogli la situazione disa­strosa nelle province di Ve­rona, Vicenza, Belluno e Padova, e lo stato di e­mer­genza dopo il maltempo di sabato e di ieri, e già oggi sono in arrivo i tecnici della Protezione Civile per la quantificazione dei danni, stiamo predisponendo un provvedimento per la ri­chiesta dei fondi per la riparazione dei danni che sono notevoli in tutta la regione: abbiamo 500 case danneggiate, 100 capanno­ni industriali scoperchiati e ancora una volta a pagare il prezzo più alto è l’agricol­tura”.

FAMIGLIE ALLONTANATE

In tarda mattinata l’Adige ha cominciato a tracimare nelle zone golenali di Ronco, Zevio e Perzacco. La pre­fet­tura ha disposto l’allonta­namento di una ventina di famiglie. Chiuse le piste ciclopedonali, così come il traffico da Ponte Perez.

IL BOLLETTINO METEO

L’Arpav ha diffuso questa no­ta riguardante l’evolu­zione del meteo in Veneto. “Tra il pomeriggio di lunedì 31 agosto fino alle prime ore di martedì 1 settembre tempo ancora instabile, con precipitazioni, anche a carattere di ro­vescio e temporale, più significative sulle zone pedemontane e sulla pianura/costa. Saran­no possibili fenomeni lo­calmente intensi (forti ro­vesci, locali grandinate, raffiche di vento) specie su zone pedemontane e pia­nura centro-orientali, non­ché sulla costa, con pos­si­bili quantitativi di pioggia anche consistenti in corri­spondenza dei fenomeni più intensi o dei rovesci per­sistenti/ripetuti”.

IN VALPOLICELLA

Il livello dell’Adige resta sotto osservazione anche a Ponton, frazione di San­t’Am­brogio di Valpolicella, la cui parte vecchia si affaccia sul fiume a Sega di Ca­vaion. L’allerta è alta da 48 ore.

DANNI E RASSICURAZIONI

Il ministro per i Rapporti col parlamento, Federico D’In­cà, è intervenuto su RaiUno a La Vita in diretta: “A Verona e negli altri Comuni colpiti dal maltempo ci stia­mo muovendo cercando di capire immediatamente la conta dei danni, i tecnici del­la Protezione Civile stanno cercando di com­prendere i danni subiti per poi proseguire con gli in­terventi necessari e aiutare le persone colpite più pesantemente”.