E adesso, calma, per favore. “Non cominciamo a spingere”. Ora che là in fondo si comincia a scorgere una parvenza d’uscita, servono nervi saldi e “freni buoni”. Da parte di tutti, cittadini in testa, scienziati e politici a ruota. Fateci caso, è bastato alzare un po’ lo sguardo, ad esempio, sulla questione vaccini, per scatenare subito una serie di “botta/risposta” tra esperti, degna della miglior tribuna politica. “Arriverà in tempi brevi”, “no, ci vorranno anni”, “ma il vaccino non serve”, “senza vaccino non ne usciremo mai…”.
Insomma, non ci si capisce poi molto e tutto questo non fa che alimentare quel senso d’inquietudine che ormai ha preso possesso delle nostre giornate, passate in compagnia di un Brusaferro, o di un Locatelli, di un Borrelli o di un Burioni. Oppur ancora di Galli e Capua, cambiate l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia. Grandi scienziati, certo, “travolti” a loro volta dal circo mediatico nel quale ora devono comunque trovare una linea comune. Perchè, chi è da questa parte (cioè noi…) non abbiamo bisogno di tante cose, ma solo di poche, sicure, semplici, certezze. Di paura, ansia, tensioni, abbiamo già fatto il pieno… R.Tom.