E’ partito, sì, questo è sicuro. Il conto alla rovescia adesso è realtà. Dicano quello che vogliono, ma guai tornare indietro. Diciamolo, una volta almeno, fa bene al cuore. “Non se ne può più”. Della quarantena, ma anche di tutte le manfrine che ormai segnano i nostri giorni, le serate in Tv, lo zapping tra un Tg e l’altro, lo stop su un virologo e l’altro. C’è chi è già nella fase 2 e chi è ancora aggrappato alla fase 1, chi prepara le valigie per il mare e chi si ostina a tenerci tutti col fiato sospeso.
E’ partito, il conto alla rovescia. Due settimane ancora, per programmare una riapertura soft, in linea con la prudenza che serve, ma che non dev’essere uno spauracchio agitato in faccia. Ripartire si può e si deve, con tutte le cautele del caso, con le mascherine e i guanti, se serve pure con i tamponi, magari utilizzati in tempi brevi e non dopo attese estenuanti. Siamo pronti a rispettare tutte le consegne, com’è stato fatto fin qua. Pronti a starci attenti, ad evitare assembramenti, grigliate, ad accorciare le distanze. Sappiamo bene, che cosa ci aspetta. Noi, cari politici&scienziati, per il 4 maggio saremo prontissimi. Voi, a che punto siete?