E adesso, sotto col futuro. “Resto” ha detto Juric. “Resto perchè sono stato bene e quando puoi lavorare così, è giusto restare. Il futuro? Ci mettiamo subito a lavorare, dobbiamo sostituire chi va via, ma non dobbiamo sostituire la nostra voglia di calcio e la nostra fame”.
Abituato a parlare chiaro, Ivan Juric. Ora, la palla passa a Tony D’Amico, hiàalla ricerca die nuovi Rhamani e Amrabat, giusto per dire, un anno fa due “sconosciuti” e un anno dopo già ceduti a Napoli e Fiorentina, per un totale di 35 milioni. Non saranno i soli a partire, Juric lo sa bene. Se ne andrà anche Kumbulla, ancora sospeso tra Inter e Lazio. E non ci sarà di sicuro nemmeno Pessina, che potrebbe tornare al MIlan, proprio la società in cui era cresciuto, prima di passare all’Atalanta.
E siamo a 4 uomini-chiave. Ha grande mercato Silvestri, che la serie A ha consacrato tra i portieri più forti e più regolari.
Piace molto anche Zaccagni, che ha fisico e tecnica per il salto di qualità. Dovrebbe chiudere l’avventura col Verona anche Pazzini, in scadenza di contratto e difficilmente “rinnovabile”, per questioni di carta d’identità e per ragioni economiche.
Chi arriverà? Di sicuro, arriverà il turco della Roma Amir Cetin, in prestito con diritto di riscatto fissato a 7 milioni. Un difensore, prenderà il posto di Rrahmani. Per il resto, D’Amico è al lavoro. L’agenda è fitta di nomi segnati in rosso, le idee non mancano. La voglia neppure. E quanto ai soldi, Setti non èmai stato così ricco. Meglio di così…