Sabato 10 giugno, alle 11, nell’auditorium della chiesa di San Fermo Maggiore, si terrà l’inaugurazione di due restauri alla presenza del vescovo Domenico. Si tratta della meravigliosa pala di Giovan Francesco Caroto con la Madonna con il bambino e sant’Anna e santi (1528), della stessa San Fermo, e di una scultura lignea raffigurante la Madonna con il bambino, della chiesa dei Santi Filippo e Giacomo apostoli di Roncanova di Gazzo Veronese, attribuita all’intagliatore Antonio Giolfino (1460-1465 circa). I restauri sono stati finanziati dall’Associazione Chiese Vive grazie al contributo dei visitatori e all’iniziativa ‘I care, ci tengo’: una raccolta fondi che mira a coinvolgere e a sensibilizzare i cittadini nell’importante opera di conservazione del patrimonio veronese d’arte e di fede. Sono stati eseguiti da giovani studenti dell’Accademia di Belle Arti Statale di Verona, che hanno potuto fare esperienza di lavoro con la supervisione dei loro docenti, dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza. La mattinata prevede i saluti di don Maurizio Viviani e di don Michele Fiore, parroci rispettivamente di San Fermo Maggiore e di Roncanova, del prof. Massimiliano Valdinoci, coordinatore della Scuola di Restauro dell’Accademia, e di don Luciano Dalla Riva, direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici. Seguirà l’introduzione della dottoressa Letizia Tasso, funzionario storico dell’arte della Soprintendenza che ha seguito gli interventi in regime di alta sorveglianza, dedicata ad uno sguardo storico-artistico sulla tela e sulla statua. I lavori di restauro saranno, poi, illustrati da quattro studentesse dell’Accademia, in rappresentanza dei diversi allievi coinvolti nel progetto nel corso del tempo: Giulia Marzoli e Hannah Peterson, con la professoressa Laura Rivali, docente di Restauro dei dipinti su tela antichi; Sofia Mengalli e Alice Vernazza, con la professoressa Giovanna Jacotti, docente di Restauro di opere lignee. Al termine, il vescovo offrirà una riflessione e le due opere riceveranno la sua benedizione.