Sono stati ritenuti “inammissibili” dal Tribunale di Padova gli oltre 30 ricorsi presentati dalla Procura contro gli atti di nascita di bimbi con due mamme. Non è stata quindi accolta la richiesta di mantenere solo il nominativo della madre partoriente, cancellando quello dell’altra mamma. “È una grande soddisfazione – ha detto l’avvocato Michele Giarratano, che assiste le 15 famiglie coinvolte – che il Tribunale abbia accolto la mia linea difensiva dichiarando inammissibili i ricorsi e confermando di fatto gli atti di nascita con doppia maternità, a tutela dei minori coinvolti”.
Il caso era scoppiato nel 2023, quando alcune Procure (tra cui quelle di Padova, Milano, Bergamo e Lucca) avevano deciso di cancellare i riconoscimenti fatti da alcuni sindaci, che a partire dal 2018 in avanti avevano indicato negli atti di nascita di figli di coppie composte da due donne, sia la partoriente, sia la compagna (‘madre intenzionale’) che aveva espresso il consenso alla procreazione medicalmente assistita. Secondo le Procure, la madre intenzionale poteva soltanto adottare il bambino concepito all’estero dalla propria compagna anche grazie al suo assenso, ma non riconoscerlo direttamente alla nascita. ”Sono padre e nonno oltre che Sindaco e per me era impossibile immaginare che ci fossero bambini di serie A e bambini di serie B – ha concluso il sindaco Sergio Giordani – Nessuno scontro con la Procura, che ringrazio.