Dopo un’assenza che durava dal 2019 dovuta alla pandemia, l’Università di Verona ha festeggiato il Natale con un evento straordinario tenutosi nell’aula magna del Polo Zanotto, che ha visto tra il pubblico la comunità accademica, ma anche la cittadinanza. La celebrazione è stata curata attraverso la collaborazione con Fondazione Arena: l’organizzazione della sovrintendente Cecilia Gasdia si è fusa con l’attività del Coro dell’Ateneo, creando un connubio unico tra due eccellenze. E’ stata un’occasione di incontro per scambiarsi gli auguri di buone feste.
Stefano Trespidi, vice direttore artistico di Fondazione Arena, ha espresso la sua felicità per questa collaborazione, sottolineando il significato della presenza della Fondazione Arena in questo evento. “Siamo felici di questa collaborazione – ha detto Trespidi -. Ci siamo resi conto che le istituzioni e le persone devono collaborare e per fare questo dobbiamo farci conoscere come ente, lavorare di più con le realtà del territorio, soprattutto con i giovani, per portarli dentro al Filarmonico e all’Arena ad assistere come pubblico e a conoscere questi gioielli. Vogliamo essere al servizio della città. Ricordiamo che per gli studenti ci sono varie agevolazioni di prezzi”.
Presenti artisti di livello internazionale e nazionale, che si sono esibiti in un concerto che ha trasportato il pubblico in un viaggio musicale indimenticabile.
Il Coro dell’Università, diretto da Marcello Rossi Corradini e affiancato dai ragazzi del Liceo delle scienze umane e musicali Montanari, ha portato canti gregoriani e natalizi, ma anche il brano “Serenade to Music”, tratto dal quinto atto del Mercante di Venezia di Shakespeare, per il quale il Coro si è esibito insieme al soprano Elisabetta Dambruoso, al mezzosoprano Maria Giuditta Guglielmi e al baritono Piero Facci, accompagnati da Fabio Pupillo al flauto ed Eleonora Wegher al pianoforte. Il brano ha portato il pubblico in un viaggio tra sentimenti d’amore e riflessioni sulla musica.
Il programma ha compreso anche l’intervento di due artisti italiani dalla carriera internazionale, il soprano Daria Masiero e il tenore Ivan Magrì, impegnati in arie e duetti d’opera tratti da Madama Butterfly, Tosca, La Wally, Rigoletto e Traviata. Li ha accompagnati al pianoforte Federico Brunello, maestro di Fondazione Arena.
Intervistata dalla Cronaca di Verona, il soprano Daria Masiero ha espresso il suo enorme piacere per la partecipazione alla serata. “Spero – ha detto Masiero – che questo concerto aiuti ad avvicinare all’opera i ragazzi, che la pensano come qualcosa di distante, quasi snob. E invece l’opera è assolutamente rock e i ragazzi devono venire a sentire e a vederla. Ben vengano questi concerti per avvicinare tutti e portarli poi in teatro”.
In questo contesto di collaborazione e celebrazione, emerge il supporto dell’Esu, che sostiene il Coro dell’Università, rendendo possibile l’organizzazione di eventi di tale prestigio.
Sabrina Fiocco