Drudi all’attacco: “Dante…sprecato”

“Verona è passata sullo sfondo rispetto a Firenze e Ravenna sul piano mediatico e della visibilità nazionale” ha detto stamattina in conferenza stampa la Consigliera comunale della Lista Tosi Daniela Drudi, coadiuvata dal Capogruppo Flavio Tosi e dai Consiglieri comunali Alberto Bozza (Lista Tosi) e Patrizia Bisinella e Paolo Meloni (Fare Verona).
Drudi ha sottolineato che “l’Amministrazione è mancata clamorosamente nel valorizzare i due punti di forza di Verona”. “Da un lato – ha detto la Consigliera della Lista Tosi – la Signoria degli Scaligeri, che ha ospitato in due periodi distinti Dante, e in particolare Cangrande della Scala, amico e protettore del Sommo Poeta. E veder messa in dubbio, nei giorni scorsi su un importante quotidiano nazionale, la presenza di Dante a Verona mi ha amareggiato”. Dall’altro lato, ha continuato Drudi, “non sono stati valorizzati i discendenti diretti di Dante, che hanno vissuto a Verona, e gli attuali eredi, che nel Veronese ancora vivono ma del tutto esclusi dalle celebrazioni”. Drudi ha spiegato: “Il figlio di Dante visse a Verona e gli ultimi discendenti diretti di Dante sono sepolti nella chiesa di San Fermo. Nel Veronese vivono ancora invece gli attuali eredi, a partire dal Conte Pieralvise Serego Alighieri, discendente di quel Pieralvise Serego Alighieri figlio di Marc’Antonio Serego e della diretta discendente di Dante, Ginevra Alighieri. Non aver coinvolto il Conte Pieralvise nelle celebrazioni è stata una dimenticanza grave”.