La Guardia di finanza di Verona, nell’ambito dei controlli del territorio e del flusso veicolare e turistico in arrivo nella città scaligera, ulteriormente intensificati in questo periodo estivo, ha arrestato due trafficanti internazionali di stupefacenti. I trafficanti, due uomini africani di età compresa tra i ventisette e i trenta anni, sono stati fermati domenica mattina nei pressi della stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, appena giunti con un autobus di linea proveniente da Parigi. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Verona si sono subito insospettiti dal loro fare guardingo e dalla fretta con cui cercavano di scendere dall’autobus. I dubbi sono diventati ancora più forti dal momento che i due uomini hanno palesato segni di nervosismo e insofferenza, affermando al momento del controllo di essere dimoranti in Italia in quanto cittadini rifugiati. Il loro comportamento irrequieto e la ritrosia a rispondere alle domande circa i motivi del viaggio in Italia hanno amplificato i sospetti e, nel momento in cui uno di loro ha tentato di disfarsi di uno zainetto, è scattato immediatamente il controllo, all’esito del quale sono stati+ rinvenuti alcuni ovuli, avvolti in una maglietta, contenenti della sostanza bianca risultata esser poi cocaina e eroina. I due cittadini extracomunitari sono stati accompagnati presso la sede del Reparto per approfondire il controllo. In questa prima fase sono stati rinvenuti 50 ovuli contenenti eroina e cocaina e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria scaligera i due pusher sono stati trasferiti presso il Policlinico «Giambattista Rossi» di Borgo Roma per essere sottoposti ad ulteriori esami clinici. I trafficanti internazionali, trasformati in veri e propri bodypackers, nel frattempo ricoverati precauzionalmente presso i reparti di rianimazione degli ospedali di Verona e Peschiera per la completa evacuazione degli ovuli, sono stati arrestati con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti e successivamente associati presso la casa circondariale di Verona, dove resteranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. La sostanza stupefacente trasportata è del tipo eroina (oltre 1.000 grammi) e cocaina (circa 700 grammi), per un totale complessivo di 154 ovuli. Si stima che la droga, risultata essere di ottima qualità, laddove fosse arrivata sul mercato del consumo, avrebbe potuto fruttare oltre 100.000 euro. I due rischiano una condanna la cui pena massima può raggiungere anche i vent’anni di carcere. La modalità di occultamento adottata dai due trafficanti è una pratica molto pericolosa e spesso mortale per le lacerazioni interne che si determinano con la rottura degli involucri contenenti la sostanza stupefacente. Comunicato stampa Verona, 25 luglio 2019 Nella mattinata di ieri il G.I.P. del Tribunale di Verona ha convalidato l’arresto dei due trafficanti.